NEW YORK – Jannik Sinner continua a scrivere pagine di storia del tennis italiano e mondiale. Sul cemento infuocato di Flushing Meadows, il numero uno del mondo ha sconfitto Lorenzo Musetti in tre set (6-1 6-4 6-2) nel primo quarto di finale tutto azzurro nella storia degli US Open, staccando il pass per la semifinale, dove sfiderà Felix Auger-Aliassime nella notte italiana tra venerdì e sabato.
È stato un grande evento di italianità a New York, fotografato così dalle parole del nuumero uno al mondo a fine gara:
“Con Lorenzo ci conosciamo benissimo, veniamo dallo stesso paese. Nei tabelloni ci sono sempre tantissimi italiani. Giochiamo la Coppa Davis insieme ma quando ci affrontiamo serve mettere da parte l’amicizia. Una volta terminato, quando ci si stringe la mano, tutto torna alla normalità. Cosa significa una partita così per l’Italia? È bellissimo, sicuramente qualcuno in Italia non ha dormito per guardarci. Siamo molto orgogliosi di essere italiani. È un paese speciale, gli italiani sono ovunque, è bellissimo essere italiani perché abbiamo sostegno ovunque. Grazie!”.
Per Sinner si tratta dell’ottava semifinale Slam in carriera e della quarta consecutiva nel 2025, impresa che nell’era Open aveva saputo realizzare solo un ristretto gruppo di campioni. Inoltre, con questo successo, Jannik diventa il secondo giocatore più giovane dopo Rafael Nadal a raggiungere la semifinale in tutti e quattro i Major nella stessa stagione. Non solo: l’altoatesino ha centrato la 26ª vittoria consecutiva negli Slam sul veloce, terza striscia di sempre dopo Federer (40) e Djokovic (27), e ha eguagliato Nicola Pietrangeli a quota 86 successi complessivi nei Major.

Partenza travolgente
L’avvio di Sinner è stato semplicemente devastante. In 27 minuti il primo set si è chiuso 6-1, con un punteggio di 25 punti a 10 che racconta la netta superiorità iniziale del numero uno del mondo. Musetti, apparso contratto e poco preciso con la prima di servizio, ha faticato a reggere il ritmo delle accelerazioni dell’avversario, venendo travolto dai colpi profondi e aggressivi dell’amico-rivale.
“La partenza ha fatto la differenza – ha spiegato Sinner –. Sono riuscito subito a leggere il suo gioco, anche se è molto vario. Nei primi game lui non ha servito bene e io ho risposto con grande efficacia”.
Musetti, dopo l’inizio complicato, ha reagito nel secondo set. Più solido al servizio e incisivo da fondo, Lorenzo ha tenuto il punteggio in equilibrio fino al 4-4, quando un dritto sbagliato e un doppio fallo nel momento cruciale hanno regalato a Sinner il break decisivo.
Sinner glaciale nei momenti chiave
Il dato che più fotografa la partita è la freddezza di Jannik nei punti importanti: sette palle break annullate su sette, una dimostrazione di solidità mentale e tecnica. Nel terzo set, avanti di un break fin dal primo game, Sinner ha rischiato di complicarsi la vita quando la sua percentuale di prime è calata sotto il 50%, ma ha salvato quattro palle del controbreak nel secondo game e altre due nel sesto, respingendo l’ultimo assalto di Musetti.
“Alla fine a questi livelli i dettagli fanno la differenza – ha sottolineato l’altoatesino –. Lorenzo è un giocatore che può cambiare ritmo in ogni momento, molto fastidioso da affrontare. Nei punti decisivi ho servito bene e sono riuscito a gestire la situazione con calma”.
Il servizio, a lungo considerato il punto da migliorare nel suo tennis, è stato uno dei fattori chiave: 61% di prime in campo, 10 ace, nessun doppio fallo. “Stiamo lavorando per variare di più anche la seconda – ha spiegato Sinner –. Prima andavo quasi sempre al corpo, ora sto cercando di trovare angoli e rotazioni diverse”.

Musetti, torneo di crescita
Per Musetti resta una sconfitta amara, ma anche la consapevolezza di aver giocato un torneo di altissimo livello. Fino a questo match, Lorenzo aveva dimostrato una crescita evidente, arrendendosi solo alla forza e alla continuità di Sinner, che in questo momento sembra inarrivabile.
La partita è stata anche condizionata dal contesto unico dell’Arthur Ashe Stadium, dove l’atmosfera notturna si è rivelata particolarmente rumorosa. “New York è speciale proprio per questo – ha detto Sinner –. Serve tempo per abituarsi a giocare con così tanto frastuono, ma fa parte della bellezza di questo torneo”.
Ora Auger-Aliassime
In semifinale Sinner troverà Felix Auger-Aliassime, numero 27 del ranking, che ha eliminato in quattro set Alex de Minaur. Il bilancio dei precedenti è favorevole al canadese (2-1), ma l’ultimo confronto, a Cincinnati poche settimane fa, è stato vinto da Jannik.
“Felix ha alzato il livello durante il torneo, è in fiducia – ha commentato Sinner –. Qui le condizioni sono diverse rispetto a Cincinnati e giocare al meglio dei cinque set cambia tutto. Sarà una partita complicata, ma mi concentrerò sul mio gioco”.
Con questa prestazione, Sinner non solo si conferma tra i dominatori assoluti della stagione, ma rafforza la sensazione di essere pronto a lasciare un segno indelebile nella storia del tennis. New York sogna una finale con il suo numero uno: ora manca un solo passo.