Il sorriso come rinascita: il Dottor Chiellini e la sua missione dedicata alle donne

Il Dottor Marco Chiellini, da oltre 25 anni al fianco delle donne, racconta come il sorriso ritrovato possa diventare identità, coraggio e libertà

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il sorriso diventa il simbolo di una rinascita possibile. Per il Dottor Marco Chiellini, che da più di due decenni lavora al fianco delle donne restituendo loro non solo armonia estetica ma anche fiducia, il sorriso è una forma di energia vitale. In questa intervista realizzata da Monica Marangoni, il medico racconta come la violenza, fisica e psicologica, possa spegnere un’espressione che appartiene all’anima, e come la cura possa restituire uno sguardo nuovo su di sé.

«Il sorriso è lo specchio dell’anima», afferma Chiellini con semplicità. «Una donna che non sorride più è una donna ferita». E quella ferita, spiega, non sempre è visibile: la violenza psicologica lascia segni profondi, capaci di intaccare il rapporto con la propria immagine, fino a rendere difficile anche solo guardarsi allo specchio.

Nella sua lunga carriera, il dentista ha incontrato più volte donne segnate da dinamiche di abuso. «In questi casi l’approccio deve essere prima di tutto psicologico. Arrivano da me persone che non hanno solo denti da sistemare, ma un’anima da ricucire».

Ricorda due storie emblematiche: «Una ragazza non sorrideva più. Nelle foto si copriva la bocca, a volte si vedevano solo gli occhi». L’altro caso, quasi opposto, era quello di una donna che rideva troppo, ma in maniera forzata: «Non era un sorriso. Era una risata finta, costruita per compiacere il marito».

Per Chiellini, il vero lavoro non è “rifare un sorriso”, ma restituire alle pazienti la possibilità di rivedersi senza dolore. «Si vedono trasformazioni totali», racconta. «Il momento più emozionante? Quando al termine del percorso una donna si guarda allo specchio, sorride… e scoppia in un pianto liberatorio».

Lacrime che non hanno a che fare con la vanità, ma con la liberazione: «È come se recuperassero una parte di loro che qualcuno aveva cercato di spegnere».

Chiellini vuole rivolgere un appello a chi ha perso la forza di chiedere aiuto: «Vorrei che le donne non si sentissero più sole. Oggi esistono centri, associazioni, professionisti pronti ad ascoltarle e ad accompagnarle nel percorso verso una nuova consapevolezza».

Un sorriso può essere fragile, certo, ma può diventare anche una porta spalancata verso una nuova libertà.

E mentre la conversazione si chiude, Monica Marangoni ricorda a tutte: non siete – mai più – sole.

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