La 23ma giornata di Serie A verrà ricordata come la giornata delle occasioni perse: in vetta, nessuna delle prime 3 è riuscita a portare a casa l’intera posta in palio, il che mantiene una situazione inalterata dal punto di vista meramente numerico, di distanze in classifica. La differenza la potrebbe fare l’aspetto psicologico: come usciranno le squadre da questo turno?
La squadra che ha maggior ragioni di rammarico è senza dubbio l’Atalanta: la sfida casalinga contro il Torino era, sulla carta, più abbordabile rispetto agli impegni delle competitor e per Gasperini era lecito augurarsi di poter sfruttare questo turno per limare un po’ il gap con le prime due, che stanno facendo le prove generali di fuga. Invece la sfida della Dea al Toro ha lasciato solo tanto amaro in bocca ai padroni di casa, che si erano anche portati in vantaggio e hanno avuto il torto di non riuscire a mantenerlo fino alla fine. Inoltre la clamorosa occasione su rigore sprecata da Retegui a una decina di minuti dal termine aumenta ulteriormente i rimpianti.
L’Inter era attesa alla prova derby, per scrollarsi di dosso la sgradevole sensazione che la sua bestia nera sia diventata proprio il Milan (vincitore quest’anno sia in campionato all’andata che in Supercoppa sui nerazzurri) e per lanciare un segnale forte al Napoli, impegnato nel posticipo domenicale dell’Olimpico contro la Roma. Il campo ha dimostrato che, forse, la questione “bestia nera” non è solo un’idea, perché l’Inter è andata ad un passo dalla terza sconfitta stagionale con i rivali cittadini, evitata solo da un gol in peno recupero di De Vrij su assist del neo acquisto Zalewsky. Il Milan si era portato avanti nel primo tempo con il solito Reijnders, bravo a seguire a rimorchio una volata sulla fascia di Leao che aveva messo dentro un pallone insidioso ribattuto centralmente da Maignan. Logico, da parte dei nerazzurri, guardare al pareggio ottenuto più come a un punto guadagnato che a due punti persi, ma resta il fatto che la squadra di Inzaghi è oggettivamente più forte del Milan quest’anno (la classifica parla chiaro) ma per la terza volta stagionale non è riuscita a dimostrarlo sul campo.
Il treno dei rimpianti di questa 23ma giornata passa necessariamente anche per Napoli: che la trasferta della squadra di Conte in casa di una Roma rinvigorita dalla cura Ranieri fosse insidiosa si sapeva, però al 90’ il Napoli aveva in tasca 3 punti fondamentali nella lotta scudetto e il gol di Angelino è stato davvero un colpo durissimo da digerire per il tecnico pugliese.
Sliding doors di un campionato che non finisce mai di regalare emozioni: se una tra Napoli, Inter e Atalanta fosse riuscita a portare a casa la vittoria avrebbe rilanciato prepotentemente le proprie ambizioni ai danni delle avversarie, ferme al palo, invece così è rimasto tutto come prima di scendere in campo.
La squadra che ha avuto più occasioni (e un turno favorevole) per vincere è stata l’Atalanta, quella che ci è andata più vicina è stata il Napoli, quella che, tutto sommato, per come si era messa, può sorridere (anche alla luce del posticipo dell’Olimpico) è stata l’Inter, che però deve interrogarsi su questo “mal di Milan” stagionale che, oltre a levarle punti preziosi per la classifica, non può certo far felice l’esigente tifo nerazzurro.