Serie A: Il big match della 10ma giornata è Milan-Roma. Continuano a saltare allenatori e dirigenti

Il big match della decima giornata si giocherà domenica sera a San Siro: Allegra vs Gasperini, scontro tra filosofie diverse

Domenica sera il Milan di Allegri ospiterà a San Siro la Roma di Gasperini: si tratterà di un vero e proprio scontro diretto al vertice dato che i rossoneri arriveranno al fischio d’inizio da terzi in classifica e i giallorossi, sorprendentemente, da primi in coabitazione con il Napoli.

Al termine della settima giornata il Milan si era preso la vetta solitaria della classifica, approfittando delle concomitanti sconfitte di Roma e Napoli contro Inter e Torino, poi sono arrivati due pareggi consecutivi, contro Pisa e Atalanta, a frenare la corsa dei rossoneri, che hanno la necessità di portare a casa i tre punti per colmare il gap con gli avversari.

Negli incroci di mercato  estivi sembrava fatto lo scambio Gimenez-Dovbyk, del quale peraltro si parla anche per il prossimo mercato  di riparazione: lo scorso anno le due squadre avevano chiuso un analogo scambio (di prestiti) con l’arrivo di Abraham a Milano e di Saelemaekers a Roma, testimonianza del fatto che i rapporti tra le rispettive dirigenze (entrambe emanazioni di proprietà americane) sono più che cordiali.

Entrambi gli attaccanti dovrebbero partire dalla panchina domenica sera ma arrivano alla partita con stati  d’animo differenti: Gimenez manca l’appuntamento con il gol da una vita e, nonostante le  rassicurazioni di Allegri, subisce il fisiologico contraccolpo psicologico di  tutti gli  attaccanti che restano a secco da tanto, mentre Dovbyk ha trovato un gran gol nell’ultimo turno con il Parma, che è risultato decisivo per la vittoria finale.

Il pronostico pende leggermente dalla parte del Milan, che ha ritrovato  il miglior Leao e che potrà sfruttare il fattore San Siro, ma la Roma avrà le sue carte da giocarsi, come evidenziato nella Rubrica Match Analyst si SMIT da Pietro Dell’Anna.

La Serie A sta vivendo un periodo di grandi stravolgimenti: la notizia della settimana è  stata l’esonero di Tudor in casa bianconera e l’arrivo a Torino di Luciano Spalletti, l’uomo della rinascita (auspicata) bianconera, arrivato però con un contratto da “traghettatore” che non si addice troppo  a chi, nell’ultima avventura sulla panchina di una squadra di club, ha vinto lo Scudetto col Napoli. Strano che Spalletti abbia accettato, certo la possibilità di rientrare in Serie A dalla porta principale era ghiotta ma, data la situazione tragicomica dei bianconeri, la sensazione è che avrebbe potuto ottenere condizioni migliori, e più in linea con il suo importante background professionale.

Vieira ha lasciato  il genoa, dimettendosi a causa dell’ultimo posto in classifica, mentre a livello dirigenziale Pradè ha lasciato la direzione sportiva della Fiorentina. Restando in casa viola, la panchina di Pioli potrebbe saltare se non arrivassero i tre punti neanche in casa col Lecce, e chissà  quanti altri allenatori (e dirigenti) potranno essere messi in discussione da qui al prossimo mese.

Se c’è un bene di lusso nell’Italia calcistica, a quanto pare, è il panettone. Fortunato chi riuscirà a mangiarlo.

Immagine di Guglielmo Timpano

Guglielmo Timpano

Laureato in Scienze Politiche. Giornalista freelance. Conduttore radiofonico. Presentatore televisivo. Appassionato di sport, storia e animali: per combinare tutti questi interessi, il sogno sarebbe seguire un torneo di calcio tra dinosauri.

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