Archiviata la terza sosta per le nazionali, la Serie A torna in campo con un weekend che promette scintille. Inizia ora la fase più lunga e continua della stagione: da qui a fine marzo si giocherà senza interruzioni, con punti pesanti in palio e una corsa scudetto che si fa sempre più serrata. La 12ª giornata si apre sabato 22 novembre con quattro incontri, prosegue domenica con il piatto forte del derby di Milano e si chiude lunedì con gli ultimi due posticipi.
Il programma
Sabato 22 novembre
15:00 – Cagliari-Genoa (La Penna)
15:00 – Udinese-Bologna (Sacchi J.L.)
18:00 – Fiorentina-Juventus (Doveri)
20:45 – Napoli-Atalanta (Di Bello)
Domenica 23 novembre
12:30 – Verona-Parma (Pairetto)
15:00 – Cremonese-Roma (Ayroldi)
18:00 – Lazio-Lecce (Arena)
20:45 – Inter-Milan (Sozza)
Lunedì 24 novembre
18:30 – Torino-Como (Bonacina)
20:45 – Sassuolo-Pisa (Di Marco)
L’anticipo serale del sabato porta immediatamente un tema intrigante: il debutto di Raffaele Palladino sulla panchina dell’Atalanta. Subentrato prima della sosta a Juric sulla panchina dell’Atalanta, il nuovo tecnico è chiamato a risollevare una squadra che finora ha vissuto una stagione altalenante. L’esame Napoli al Maradona non è dei più semplici, ma le tante assenze dei partenopei e la conseguente perenne emergenza per Conte rendono iil pronostico aperto e la sfida vibrante al di là del gap di classifica.
Occhi puntati sulle catene laterali, vero punto nevralgico delle sue squadre: contro una Dea che per filosofia aggredisce uomo su uomo, l’uscita pulita e i movimenti senza palla saranno determinanti. Si tratta di un match che può rilanciare gli azzurri o spingerli ancora più lontani dalla vetta.
Domenica alle 15 la Roma di Gasperini fa visita alla Cremonese: sulla carta, una chance importante per riportarsi da sola in testa. La classifica dice che i giallorossi condividono il primato con l’Inter, ma un successo allo “Zini” — un campo tutt’altro che semplice — potrebbe valere una mini-fuga, a patto che l’Inter non vinca il derby.
La Roma ha mostrato una crescita costante, soprattutto nella costruzione dal basso e nella verticalità immediata: un mix che ha reso letali gli inserimenti delle mezzali e la gestione dei ritmi a metà campo. Inoltre il Gasp ha portato la propria filosofia aggressiva di uomo su uomo a tutto campo nella capitale, ma sa che la Cremonese è avversario ostico: aggressiva, organizzata, difficile da superare quando riesce a mantenere compattezza. Finora la Roma non ha mai steccato in trasferta contro le “piccole” e questo percorso netto le ha permesso di guadagnare la vetta della classifica nonostante le sconfitte nei big match contro Inter (casa) e Milan (fuori).
A proposito delle milanesi, il piatto forte della giornata è il derby della Madonnina delle 20:45 di domenica, una sfida che arriva nel momento cruciale del campionato. Inter e Milan sono tra le principali candidate allo scudetto, divise da appena due punti: nerazzurri in vetta insieme alla Roma, rossoneri nel trio degli inseguitori con il Napoli.
Su SMIT (SoccerMadeinnItaly.com) abbiamo dedicato un approfondimento speciale, a cura del nostro Match Analyst Pietro Dell’Anna, al Derby di Milano.
Entrambe le squadre sono di norma schierate con il 3-5-2, ma con interpretazioni quasi antitetiche:
- Inter super offensiva: la squadra di Chivu è una macchina da gol.
- Miglior attacco della Serie A con 26 reti.
- 47 big chances create, record del campionato.
- 197 tiri totali: una media di 17,9 a partita.
- Dominio nei palloni toccati e nei passaggi completati in area avversaria.
Il fraseggio è diretto, rapido: Bastoni e Akanj avviano, Calhanoglu e Barella rifiniscono, gli esterni — soprattutto Dimarco — rifiniscono con un volume impressionante di cross.
- Milan d’attesa: Allegri ha costruito una squadra di densità e transizioni.
- Solo 9 gol subiti: quarta miglior difesa del torneo.
- Linea difensiva bassa, pochissima aggressione alta.
- Primo dato sorprendente: è la squadra che concede più cross in area in Serie A.
- Ma è anche la meno incline all’errore in conduzione e quella che consente più passaggi consecutivi agli avversari — un invito alla trappola per ripartire.
Con Modric a orchestrare (710 passaggi completati), Leao e Pulisic pronti a ribaltare il campo e Saelemaekers recordman nei dribbling riusciti, i rossoneri vivono di transizioni pulite e scelte semplici.
La chiave del match sarà nell’equilibrio tra:
- la pressione iniziale dell’Inter, che però tende a concedere campo se superata;
- la capacità del Milan di abbassarsi con ordine, attirare uomini e ripartire.
I portieri possono pesare: Sommer è ancora lontano dagli standard top (71.9% di parate, -1.8 gol sventati), mentre Maignan resta uno dei migliori interpreti del ruolo in Europa.
Sulla carta, la produzione offensiva nerazzurra sembra poter mettere in crisi il “fortino” milanista. Ma il Milan recupera pedine importanti e sa trasformare il derby in un contesto imprevedibile, dove la gestione dei momenti è tutto. Una vittoria rossonera potrebbe ribaltare la vetta della classifica; un successo dell’Inter, invece, confermerebbe la superiorità offensiva mostrata in questo inizio di stagione.
Tra il debutto di Palladino a Napoli, la chance della Roma e il derby che polarizza l’intero weekend, la 12ª giornata di Serie A rischia di ridefinire gli equilibri della corsa scudetto. Un turno ad alta tensione, con punti che pesano doppio e con i riflettori inevitabilmente puntati su San Siro.




