L’Italia resta in corsa per il Mondiale 2026, ma lo fa al termine di una partita che definire rocambolesca è riduttivo. A Debrecen, gli Azzurri di Rino Gattuso hanno battuto Israele 5-4, in un match che ha alternato speranze, paure e colpi di scena continui.
Gli Azzurri salgono così al secondo posto nel gruppo di qualificazione, agganciando momentaneamente la zona playoff e tenendo vivo il sogno di andare al Mondiale. Ma la vittoria porta con sé più di un campanello d’allarme, soprattutto per una fase difensiva fragile e disattenta, che ha rischiato di vanificare tutto all’ultimo minuto.
Avvio shock e risposta di Kean
La serata si era messa subito in salita: al 15’ Locatelli ha deviato nella propria porta un cross di Dasa, regalando a Israele il vantaggio. L’Italia ha reagito subito, spinta dall’orgoglio e dalla qualità offensiva: prima Retegui ha sfiorato il gol, poi lo stesso Locatelli ha colpito la traversa. Il pari è arrivato al 40’, firmato da Moise Kean, servito alla perfezione da Retegui.
Ripresa di emozioni e ribaltamenti
In apertura di secondo tempo Israele è tornata avanti con Dor Peretz, sfruttando l’ennesima amnesia difensiva azzurra. Ma la gioia degli israeliani è durata appena un minuto: Kean, ancora lui, ha pareggiato subito con un destro potente dal limite.
Da quel momento l’Italia è sembrata in grado di prendere il controllo: Politano ha firmato il sorpasso al 59’ con un sinistro chirurgico, mentre Raspadori, appena entrato, ha piazzato l’allungo che sembrava decisivo all’81’, portando il punteggio sul 4-2.
Il blackout finale e la zampata di Tonali
Quando la partita sembra archiviata, gli Azzurri hanno tuttavia staccato la spina. Prima Bastoni ha segnato un clamoroso autogol all’87’ (il secondo della pazza serata azzurra), poi Dor Peretz ha completato la propria doppietta personale al 90’, riportando Israele sul 4-4 e gettando l’Italia nello sconforto.
Nel momento più buio, quando tutto sembrava oramai perduto, al primo minuto di recupero, è arrivata la prodezza di Sandro Tonali: un destro potente e preciso che si è insaccato sotto l’incrocio, regalando agli Azzurri tre punti vitali e scacciando lo spettro dello psicodramma.
Clima teso sugli spalti
La partita si è giocata in un clima politico carico di tensione. In Italia una parte dell’opinione pubblica e della politica aveva sollevato, da tempo, la questione dell’opportunità di giocare contro Israele in un periodo storico caratterizzato dall’offensiva israeliana a Gaza. Inevitabile il paragone con la Russia, estromessa dal 2022 da tutte le competizioni sportive internazionali. Durante l’inno israeliano, un gruppo di tifosi italiani ha voltato le spalle al campo e mostrato cartelli con la scritta “Stop”, in segno di protesta contro la l’occupazione israeliana in corso a Gaza.
L’Italia resta in corsa
Con questa vittoria, la squadra di Gattuso sale a 9 punti, restando a contatto con la Norvegia, leader del girone. La qualificazione diretta resta complicata, ma l’Italia ha dimostrato di avere carattere e risorse offensive, pur con evidenti limiti nella gestione della partita.
Il percorso resta in salita, ma questa vittoria, ottenuta tra sofferenza e follia, potrebbe diventare il punto di svolta della corsa mondiale.
Tabellino Israele-Italia
Marcatori: 15’ aut. Locatelli (IS), 40’ Kean (IT), 52’ Dor Peretz (IS), 54’ Kean (IT), 59’ Politano (IT), 81’ Raspadori (IT), 87’ aut. Bastoni (IS), 90’ Dor Peretz (IS), 90’+1 Tonali (IT)
Israele (4-2-3-1): Daniel Peretz; Dasa (66′ Yehezkel), Lemkin (9′ Shlomo), Nachmias, Revivo; E. Peretz, Dor Peretz; Khalalili (66′ Baribo), Gloukh, Solomon; Biton (66′ Mizrahi). Ct: Ben Shimon.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco (79′ Cambiaso); Barella (68′ Frattesi), Locatelli, Tonali; Politano (68′ Orsolini), Retegui (88′ Maldini), Kean (79′ Raspadori). Ct: Gattuso.
Arbitro: Vincic
Ammoniti: nessuno
Espulsi: nessuno