Al via il Mondiale per Club 2025: parte da Miami e lancia il calcio nel futuro

Il calcio entra in una nuova era: saranno tante le novità, anche tecnologiche.

Stasera, 14 giugno, all’Hard Rock Stadium di Miami, partirà ufficialmente alle 20.00 ora locale (le 2.00 di notte in Italia) la prima edizione del nuovo Mondiale per Club FIFA, una competizione rivoluzionata nel formato, nella partecipazione e, soprattutto, nella tecnologia applicata: l’evento sarà, infatti, un vero laboratorio calcistico che potrebbe anticipare molte delle innovazioni destinate a diventare prassi nei prossimi anni.

Il torneo: 32 squadre, tutto il mondo in campo

Dopo anni di gestazione, la FIFA ha dato il via alla sua nuova creatura: un Mondiale per club con 32 partecipanti, suddivisi per confederazioni, in modo da garantire una rappresentanza realmente globale.

Il contingente europeo è il più numeroso, con ben 12 squadre al via. Oltre ai campioni dele ultime 4 edizioni della Champions League — Real Madrid (2022 e 2024), Manchester City (2023) e Chelsea (2021) — ci saranno le formazioni qualificate tramite ranking pluriennale, vale a dire Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Inter, Juventus, Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Porto, Benfica e Salisburgo.
A completare il quadro: 6 squadre sudamericane (CONMEBOL), 4 asiatiche (AFC), 4 africane (CAF), 4 nord e centro-americane (CONCACAF), 1 squadra dell’Oceania (OFC) e 1 rappresentante del Paese ospitante.

L’obiettivo della FIFA è evidente: creare un torneo spettacolare e globale, in grado di richiamare le platee televisive mondiali e di generare un format alternativo e integrativo rispetto alle classiche competizioni continentali.

L’arbitro del futuro: bodycam e fuorigioco semi-automatico avanzato

Se il format attira già l’attenzione, le vere novità arriveranno però dal campo. O meglio: da come il campo verrà arbitrato e mostrato. Pierluigi Collina, presidente della Commissione arbitrale FIFA, ha illustrato le numerose innovazioni tecnologiche che debutteranno proprio a Miami.

Per la prima volta in un grande torneo FIFA, tutti gli arbitri indosseranno una bodycam frontale, montata all’altezza degli occhi. Questa microcamera fornirà immagini esclusive e immersive, destinate sia ai maxischermi dello stadio sia alla diretta televisiva internazionale. Non tutte le riprese verranno trasmesse in tempo reale: la regia centrale filtrerà le immagini per evitare controversie, ma i momenti spettacolari (come i gol o le azioni salienti) saranno visibili da prospettive mai viste prima, immergendo il pubblico nell’esperienza visiva dell’arbitro stesso.

A completare il pacchetto tecnologico arriva una versione aggiornata del SAOT (Semi-Automated Offside Technology). In caso di fuorigioco evidente, il sistema invierà un segnale acustico immediato all’assistente di linea, che potrà così alzare tempestivamente la bandierina. Per i casi più complessi o dubbi, resterà ovviamente attivo l’intervento del VAR, che continuerà ad avere un ruolo centrale.

Il VAR “trasparente”: revisione pubblica e spiegazioni live

Un’altra novità, destinata a cambiare il rapporto tra pubblico, arbitro e tecnologia, riguarda il modo in cui verranno gestite le revisioni VAR: le immagini esaminate al monitor verranno proiettate sui maxischermi degli stadi in tempo reale, consentendo agli spettatori presenti di seguire ogni fase della decisione. Al termine della revisione, sarà lo stesso arbitro, a microfono aperto, ad annunciare la decisione e le motivazioni.
Un modello già sperimentato sporadicamente in alcune competizioni, tra le quali la Coppa Italia, nelle semifinali e  nella  Finale (in Italia, tuttavia, è rimasta un’opzione meramente teorica perchè non ci sono stati episodi da Var) ma che ora viene istituzionalizzato su scala mondiale. L’obiettivo dichiarato di Collina è quello di aumentare la trasparenza e ridurre le polemiche post-partita.

Ritmo più veloce, meno perdite di tempo

La FIFA vuole un calcio più fluido e spettacolare. Per questo motivo cambieranno anche alcune dinamiche di gioco spesso contestate. Prima fra tutte, la gestione del tempo di possesso del portiere: il limite, storicamente fissato a sei secondi ma spesso disatteso, viene portato a otto secondi, ma con applicazione molto più rigida. L’arbitro inizierà a contare a mente subito dopo la presa o il posizionamento sulla linea per la rimessa dal fondo e, arrivato a cinque secondi, alzerà il braccio e scandirà il countdown con le dita ben visibili a tutti. Se il portiere supererà gli otto secondi, l’avversario beneficerà di un calcio d’angolo.

Oltre a questo, anche per infortuni lievi, rimesse e calci piazzati saranno richiesti tempi di ripresa più rapidi. Il messaggio di Collina è stato chiaro: “Non possiamo avere partite da 42 minuti effettivi. Gli spettatori vogliono vedere il pallone muoversi”.

Più ordine in campo: solo il capitano può parlare con l’arbitro

Un altro aspetto innovativo riguarda la gestione delle proteste: solo il capitano avrà il diritto di dialogare con l’arbitro. Gli accerchiamenti, le proteste collettive e i capannelli attorno al direttore di gara verranno sanzionati più severamente. Un cambio di paradigma che punta a restituire ordine e autorevolezza al fischietto in campo.

Anche le panchine diventano digitali

Infine, per le squadre, arriva un piccolo ma significativo passo verso la completa digitalizzazione: le sostituzioni verranno gestite tramite tablet, consegnati alle panchine prima del fischio d’inizio. Addio ai vecchi foglietti cartacei da consegnare al quarto uomo.

Un laboratorio FIFA per il calcio globale

In definitiva, il Mondiale per Club 2025 non sarà solo la prima grande sfida tra i migliori club del pianeta, ma anche un vero laboratorio FIFA per il calcio del futuro: più tecnologico, più trasparente, più veloce e — nelle intenzioni — anche più spettacolare.

Il calcio mondiale è pronto ad entrare in una nuova era.

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Guglielmo Timpano

Laureato in Scienze Politiche. Giornalista freelance. Conduttore radiofonico. Presentatore televisivo. Appassionato di sport, storia e animali: per combinare tutti questi interessi, il sogno sarebbe seguire un torneo di calcio tra dinosauri.

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