Tutti pazzi per l’Ozempic

Il farmaco della Novo Nordisk ha aiutato milioni di persone a dimagrire, ma non si conoscono ancora tutti i possibili effetti collaterali

Da circa un anno, soprattutto in America, si parla mondo dell’Ozempic, un farmaco iniettabile prodotto dall’azienda farmaceutica Novo Nordisk utilizzato nella gestione del diabete di tipo 2 e che, nella sua versione chiamata Wegovy, ha trovato poi vasta applicazione nel campo del dimagrimento per combattere l’obesità (ci sarebbe poi anche una terza versione, il Rybelus, indicato anch’esso per il diabete). Un numero sempre crescente di persone, infatti, ha iniziato ad assumere il Wegovy per perdere peso: secondo un sondaggio recente, almeno 32 milioni di adulti in America lo ha provato, e circa il 40% lo ha fatto solo con lo scopo di dimagrire.

Il segreto dell’Ozempic, così come di altri farmaci della stessa classe, risiede nella sua capacità di imitare l’ormone GLP-1, che induce il senso di sazietà e riduce la fame agendo direttamente sul cervello. Le testimonianze di chi ha iniziato la terapia sono eloquenti: molte persone riferiscono di aver visto attenuarsi il “rumore” del cibo nella loro mente, permettendo loro di resistere alla tentazione di mangiare qualcosa. Questo cambiamento mentale, secondo alcuni esperti, potrebbe persino portare a una nuova consapevolezza del desiderio alimentare, avvicinandosi a quello che alcuni definiscono un “risveglio spirituale” in ambito alimentare.

Sebbene del farmaco non sappiamo ancora molto, pare che gli effetti positivi si riscontrino anche nel campo delle dipendenze: diversi medici hanno raccontato che i propri pazienti, da quando assumono Ozempic o Wegovy, hanno visto ridurre il loro desiderio di alcolici, tabacco o cocaina.

Ma la diffusione di farmaci come Ozempic e Wegovy non si limita al miglioramento del benessere individuale; sta anche avendo un impatto culturale e sociale significativo. L’obesità, spesso stigmatizzata e associata a giudizi morali sulla pigrizia e il controllo, sta iniziando a essere vista sotto una nuova luce grazie al semplice fatto che ora ne esiste una cura efficace. Gli stessi professionisti della salute, fino a poco tempo fa concentrati su dieta ed esercizio fisico, si trovano ora a dover riconsiderare le loro raccomandazioni. I risultati ottenuti dai farmaci dimagranti superano di gran lunga quelli raggiunti con approcci tradizionali e questo ha portato a un’analisi più profonda delle opzioni disponibili per affrontare l’obesità, aprendo la strada a un cambiamento nelle linee guida cliniche.

I cambiamenti, comunque, non riguardano solo i medici: anche il mercato sembra essere in subbuglio. Diverse aziende tessili e di abbigliamento americane stanno infatti iniziando a rivalutare le proprie strategie per venire incontro ad un’ondata di persone in fase di dimagrimento; anche il settore alimentare ha cominciato a preoccuparsi del fatto che milioni di persone stiano iniziando a consumare meno cibo, così come a cambiare i propri gusti.

Ovviamente, comunque, di Ozempic si discute anche per gli effetti collaterali, soprattutto quelli che non si conoscono ancora. Per ora sono accertati casi di vomito e diarrea, soprattutto all’inizio della terapia, così come stanchezza, debolezza e perdita di capelli. E poi c’è il problema dell’interruzione della terapia, contestualmente alla quale finisce anche del tutto l’effetto del farmaco: per continuare a rimanere in forma, dunque, bisgonerebbe assumere Ozempic per tutta la vita. Ma gli effetti collaterali a lungo termine ancora non sono noti, rendendo la scelta una vera scommessa.

Oltre gli effetti collaterali c’è anche la barriera del prezzo: la cura con Ozempic o un farmaco simile può arrivare a costare circa 1.000 dollari al mese, anche se alcune assicurazioni sanitarie negli USA hanno iniziato ad includerli tra i farmaci rimborsabili. E poi c’è la polemica sul ricarico di Novo Nordisk sul farmaco, arrivata anche in Senato grazie a Bernie Sanders: l’azienda farmaceutica ha visto la propria capitalizzazione di mercato quintuplicare nel giro di pochi mesi, raggiungendo una quota vicina ai 300 miliardi di dollari. Non esistono, infatti, versioni generiche di Ozempic o di Wegovy, e molte case farmaceutiche hanno infatti iniziato ad investire in ricerca per offrire alternative generiche e meno costose, come la produzione in pastiglie.

Negli Stati Uniti circa il 74% degli adulti sopra i 20 anni è in sovrappeso, di cui almeno il 40% rientra nella fascia di obesità. Si tratta di almeno 137 milioni di persone, la metà degli adulti del Paese. Tutti potenziali assuntori di Ozempic.

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