Almeno 68 persone in 19 stati hanno contratto il batterio della Salmonella, di cui 18 casi abbastanza gravi da richiedere il ricovero in ospedale. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), il più importante organismo di controllo sulla sanità pubblica, il focolaio sarebbe partito da alcuni cetrioli coltivati in Messico, a Sonora, e distribuiti da un’azienda dell’Arizona, la SunFed, oltre che da altri importatori, tra Stati Uniti e Canada.
Adesso la SunFed ha avviato un richiamo nazionale degli ortaggi distribuiti, etichettati come “cetrioli freschi interi americani”, e che sarebbero finiti sugli scaffali di almeno la metà degli stati americani e di alcune province candesi tra il 12 ottobre ed il 26 novembre. Tra i rivenditori coinvolti ci sarebbero anche Walmart e Wegmans, che hanno subito allertato la propria clientela del richiamo.
Il presidente di SunFed ha assicurato che l’azienda ha reagito con tempestività per tutelare la salute dei consumatori, collaborando con le autorità per identificare la causa del problema. Intanto, il CDC ha dichiarato che il numero reale di infetti potrebbe essere più alto dei casi finora confermati.
Solo pochi mesi fa, un altro focolaio di salmonella aveva causato 551 casi in 34 stati. Anche in quel frangente, i prodotti contaminati erano dei cetrioli. La salmonella, infatti, sebbene venga spesso associata alla carne poco cotta, è in grado di contaminare frutta e verdura lungo le fase di coltivazione e lavorazione. Un modo per prevenire il contagio è lavare accuratamente i prodotti freschi, ma questo non garantisce la completa eliminazione dei batteri.
Ogni anno, la salmonella colpisce circa 1,35 milioni di persone negli Stati Uniti, secondo le stime del Dipartimento dell’Agricoltura. I sintomi più comuni includono febbre, diarrea e dolori addominali, che possono durare diversi giorni.