Era nell’aria già da tempo, ma il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca del presidente Joe Biden rimette tutto in ballo. La vicepresidente Kamala Harris è stata lanciata dallo stesso Biden quasi contestualmente al suo ritiro, in modo da poter offrire subito ai Democratici una soluzione. Ma la sua investitura non è affatto scontata, perché la convention del partito democratico che avrebbe dovuto ufficializzare la candidatura di Biden è prevista per il 19 agosto alla presenza di circa 4.000 delegati.
Il tempo scorre velocemente e ci sono circa tre settimane per scegliere chi sarà il candidato del partito democratico alla Casa Bianca. Stando a quando trapela dallo staff, la vicepresidente avrebbe da subito fatto un giro di telefonate per cercare l’appoggio dei leader del partito, tra cui gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, per assicurarsi il sostegno alla convention e organizzare in quattro mesi una campagna elettorale contro Donald Trump.
La decisione del presidente di rinunciare alla candidatura sarebbe stata presa nel fine settimana mentre era nella sua tenuta di Rehoboth Beach, nel Delaware, dove stava trascorrendo alcuni giorni in attesa di guarire dal Covid-19. I motivi determinanti che lo hanno convinto sarebbero stati il mancato appoggio di alcuni leader dem, a causa di una corsa data già per perdente secondo alcuni, e il conseguente scarso introito di donazioni che avrebbero messo a rischio l’andamento della campagna elettorale.
Il tempo scorre veloce e pare che dopo l’endorsment di Biden e di alcuni leader dem a Kamala Harris, già si parla di papabili a ricoprire la carica di vicepresidente, tra cui il governatore della North Carolina Roy Cooper, la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg che è considerato tra i più bravi comunicatori del governo.
Questo nuovo scenario impone un cambio di strategia nella campagna elettorale di Donald Trump, che ha reagito chiedendo le dimissioni di Biden dalla Casa Bianca. Intanto, l’ex presidente è stato pienamente riabilitato dai principali social media dove era stato bandito dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Ad ogni modo questi ultimi mesi di campagna elettorale saranno molto intensi e c’è ancora una fetta di elettorato indecisa nonostante il tycoon sia comunque in vantaggio anche su Kamala Harris.