Star Wars: la saga tra passato e futuro

Tra anniversari particolari e notizie di progetti prossimi ad arrivare sul grande schermo

Che il 4 maggio sia universalmente considerato il giorno dedicato a Star Wars è ormai pacifico; eppure, forse pochi sanno, almeno non per i fans più accaniti si intende, che lo stesso quinto mese dell’anno è da sempre stato il periodo ufficiale della saga ambientata nella ‘galassia lontana, lontana’ ideata da George Lucas. D’altronde lo stesso diretto interessato è anche nato proprio il 14 di maggio. Casualità? Forse sì o forse no. Destino, magari. Comunque, al di là di questo ulteriore dettaglio sei capitoli su nove, divisi equamente in tre trilogie, uscirono, effettivamente, proprio nel mese di maggio e in questo 2025, stesso tempo, due pellicole approdarono sul grande schermo rispettivamente 45 e 20 anni fa.

I giorni che sono da prendere in considerazione per questa duplice ricorrenza legata non solo al mondo creato da George Lucas ma anche dal punto di vista cinematografico in senso lato sono, sempre rispettivamente, e non proprio in ordine cronologico, inteso come anni, ma come ordine numerico del calendario sono il 19 maggio, del 2005, e il 21 maggio, del 1980.

Due episodi che rappresentano per motivi diversi versi, forse, la parte più oscura di una storia che continua ancora oggi ad attirare ed affascinare intere generazioni. Storie ed episodi conosciuti come ‘L’impero colpisce ancora’ e ‘La Vendetta dei Sith’.

È chiaro che con il primo titolo facciamo riferimento agli albori del decennio 1980, mentre per il secondo nella prima metà del decennio ‘0’ del nuovo millennio. Due film diversi, sia per forma e contenuto; due film, però, che sono uniti da un elemento in comune: dal trionfo purtroppo, se così si può dire, del lato oscuro della forza.

Certo, se nel secondo film della trilogia classica la vittoria dell’Impero è di fatto solamente provvisoria, nel terzo episodio della trilogia prequel la vittoria del male è apparentemente definitiva, visto che ne ‘Il Ritorno dello Jedy’ tutto viene ribaltato e la forza ritorna ad essere in equilibrio. ‘Il Ritorno’, appunto. Una parte di titolo che già doveva essere usato nel lontano 1983.

Difatti, sempre per chi non fosse troppo esperto della galassia ideata dall’uomo di Sacramento, in un primo momento il terzo ed ultimo capitolo della trilogia classica doveva intitolarsi, proprio, ‘La Vendetta dello Jedy’; ma di fatto i cavalieri del lato chiaro della forza non presentano una natura di tal genere. Cosa che i loro acerrimi nemici, i Sith appunto, mostrano senza problemi e come si evince nell’episodio III. Eppure, ci sarebbe un dettaglio abbastanza nascosto nei tre film di fine anni ’70 e di inizio anni ’80 che non viene per nulla menzionato: quello della profezia.

Osservando con molta attenzione la saga, soffermandoci sui primi sei episodi, il protagonista principale è, nell’arco narrativo dei primi sei episodi, sempre Anakin Skywalker e non Luke Skywalker, come si potrebbe pensare in un secondo momento.

Difatti, nel duello finale tra padre e figlio è vero che lo stesso Luke distrugge l’imperatore ma per effetto di cosa? Per effetto della conversione proprio di Anakin, nascosto sotto al casco e maschera di Lord Fener, verso il lato chiaro, riportando equilibrio nella forza e, allo stesso tempo, ribaltando anche la profezia che, in un primo momento, si pensava esser interpretata male dal saggio Maestro Yoda.

Il momento esatto è quando lo stesso Imperatore è quasi riuscito ad uccidere Luke, Anakin ritorna in sé grazie, se così si può dire, alla sua più grande paura: quella di perdere le persone a lui care. In fondo la saga di Guerre Stellari non è solo una storia carica di effetti speciali, non è solo composta dai leggendari e spettacolari duelli con le spade laser e con conflitti con le navicelle spaziali. No. È una profonda metafora dell’animo umano sempre in lotta con sé stesso, concetto ripreso soprattutto, anche se veniva affrontato per la prima volta dal punto di vista cronologico proprio nel film del 1980, conosciuto oramai come episodio V.

È inutile ricordare il successo finanziario di entrambi i film, sia nel 1980 che nel 2005 fecero epoca. Soprattutto per il primo menzionato, quando Lucas aveva il problema di come svelare che il malvagio signore oscuro della galassia fosse, in realtà, il padre del secondo protagonista.

Entrambe le pellicole, come si diceva un tempo, vennero realizzate in un momento non proprio idilliaco dello stesso regista. Entrambe proposero, in un modo o nell’altro le fragilità dei due protagonisti. Fragilità che saranno affrontate anche nella nuova trilogia in lavorazione? E in che modo? Come saranno gli episodi X, XI e XII? Non solo.

Nella sostanza non si parla solo ed esclusivamente di questi nuovi tre film, ma anche il capitolo finale di The Mandalorian, che sarà un film intitolato ‘The Mandalorian & Grogu’, in uscita il 20 maggio del 2026; ed un nuovo film dal titolo Star Wars Start fighter, il quale vedrà tra gli attori principali Ryan Gosling, in uscita nel maggio del 2027. Quest’ultimo sarà un Jedy che addestrerà suo nipote, un nuovo padwan. Stesso schema della trilogia sequel e stesso schema anche della nuova trilogia in cui il personaggio di Daisy O’Riley dovrà rifondare l’ordine degli Jedy.

Anche se il film di Ryan Gosling è inteso come stand alone potrebbe essere potrebbe essere veramente il primo episodio della nuova trilogia non annunciato ufficialmente per fare una sorpresa i fans? Potrebbe essere, ma ovviamente è solamente un’ipotesi. Dunque, tante novità che ci attenderanno dal 2026 in poi ma che sanno di già visto o almeno è quello sembra. Di certo, le uniche tre storie originali, oltre alla trilogia classica, sono rappresentati proprio dai prequel, ma visto che già si sapeva come finiva c’era bisogno di mostrarlo?

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Vincenzo Pepe

Giornalista pubblicista e laureto in Giurisprudenza. Si occupa di cinema, serie tv, Stati Uniti d’America e anni ’80; alle volte anche un po' di calcio. Ha collaborato in passato per The Way Magazine e per Mediavox Magazine e ha fondato una testata tutta sua: FreeTopix Magazine. Ha pubblicato due romanzi: La Notte di Mustang e Dealey Plaza

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