Il Brasile a New York: una festa di colori, sapori e comunità

Passeggiando tra i grattacieli di quel tratto di Fifth Avenue famoso per lo shopping e le attrazioni più classiche di New York come Rockefeller Center, il Top of the Rock e la cattedrale di Saint Patrick, l’ultima cosa a cui si presta attenzione sono le insegne stradali. Eppure, è proprio rivolgendo l’attenzione in alto, agli angoli delle strade, che si scoprono eredità e informazioni inaspettate. Ed è qui, lungo la Quarantaseiesima strada tra la Quinta e la Sesta Avenue che ci sovrasta la scritta “Little Brazil”.

New York è, per eccellenza, il luogo in cui le culture del mondo si incontrano, si contaminano e si reinventano. Tra le tante comunità che animano la città con colori, musica e sapori, oggi ci dedichiamo a scoprire l’eredità brasiliana che convoglia in città un’energia unica, capace di portare un tocco di Rio de Janeiro anche tra il grigio dei grattacieli di Manhattan. Come sempre, per capire quello che vediamo oggi, dobbiamo fare prima un passo indietro, attraverso la storia dell’immigrazione a New York, e questo viaggio ci porta oggi direttamente negli anni ’60. Fu in questi anni, infatti, che le prime attività brasiliane cominciarono ad aprire nel cuore di Midtown Manhattan, proprio lungo quel tratto della quarantaseiesima strada, che fu subito noto con l’appellativo di Little Brazil. Si trattava allora di un micro-quartiere che, seppur piccolo in estensione, divenne presto un punto di riferimento per i brasiliani in città. Negli anni ’60 e ’70, questa zona ospitava ristoranti, saloni di bellezza, agenzie di viaggio e negozi… tutti brasiliani. Era un luogo d’incontro per la nascente comunità: qui si parlava portoghese e si ascoltava la samba. Sebbene i numeri fossero ancora contenuti, era chiaro che stava nascendo qualcosa di speciale: un angolo di Brasile nel cuore di New York! Fu però negli anni ’80 che l’immigrazione brasiliana conobbe un vero e proprio boom, alimentata da crisi economiche e instabilità politica in patria. Giovani, professionisti e famiglie cercavano nuove opportunità negli Stati Uniti, e New York rappresentava una meta attraente dove far crescere la comunità brasiliana lontano da casa. Oggi, anche se molte delle attività originarie si sono spostate o non esistono più e la comunità brasiliana ha conquistato anche altri quartieri di New York e del vicino New Jersey, Little Brazil resta un luogo simbolico, legato alla memoria e all’identità della comunità. È qui che si sono gettate le basi per la presenza brasiliana a New York, una presenza che continua a crescere e ad arricchire il mosaico culturale della città.

Con il passare degli anni, Little Brazil ha perso parte della sua dimensione commerciale originaria, ma ha acquisito un valore ancora più profondo: quello simbolico e culturale. E proprio da qui, nel cuore di Manhattan, è nata una delle celebrazioni brasiliane più spettacolari fuori dal Brasile: il Brazilian Day. Tutto ha inizio nel 1984, quando João de Matos, un immigrato brasiliano e figura di riferimento nella comunità, decide di organizzare una festa per celebrare l’indipendenza del Brasile, che cade il 7 settembre. L’idea era quella di riunire i brasiliani di New York per una giornata di musica, cibo e orgoglio nazionale. Il successo fu immediato e sorprendente: migliaia di persone si riversarono per le strade, trasformando quella prima edizione in un evento destinato a crescere anno dopo anno. Nel tempo, il Brazilian Day si è evoluto da piccola celebrazione comunitaria a mega festival internazionale e oggi è uno dei più grandi eventi brasiliani fuori dal Brasile, capace di attirare oltre un milione di persone. L’evento si estende lungo la Sesta Avenue, chiusa al traffico per l’occasione, fino a coinvolgere altri quartieri della città. Elementi fondamentali sono ovviamente la musica e il cibo. Churrasco, coxinhas, pastel, pão de queijo e brigadeiros sono solo alcuni dei piatti tipici che si possono gustare direttamente per strada, tra bancarelle e food truck. Si tratta di una vera e propria esplosione di musica, danza, costumi tradizionali e street food dove i brasiliani a New York si mescolano ai residenti e ai visitatori che vogliono immergersi, almeno per un giorno, nell’anima vibrante del Brasile… senza la scomodità di dover affrontare un volo aereo internazionale! Nel 2025 la data fissata sul calendario per questo evento è domenica 31 agosto: non perdetevi la festa se sarete a Manhattan! Il Brazilian Day è molto più di un semplice evento: è il simbolo di una comunità che ha saputo farsi spazio in una delle città più complesse del mondo, mantenendo vive le proprie radici e condividendole con gli altri. È anche un’occasione per chi non conosce il Brasile di avvicinarsi, attraverso la musica, il cibo e la gioia collettiva che solo i brasiliani sanno portare per le strade.

Se questo è il momento più visibile e spettacolare della presenza brasiliana in città, durante il resto dell’anno New York offre anche altre occasioni per vivere esperienze brasiliane autentiche. Dai ristoranti ai concerti, dai centri culturali alle lezioni di danza, la città è piena di piccole e grandi realtà che mantengono vivo il legame con il Brasile.

Per gli amanti del cibo, in particolare, New York è un vero paradiso. Tra i locali più amati c’è Berimbau do Brasil, con le due sedi a Midtown e nel Village, con la sua atmosfera conviviale e i piatti della tradizione: dalla feijoada alla moqueca, fino all’immancabile caipirinha. Se invece si cerca qualcosa di più elegante ma sempre autentico, Casa, nel West Village, propone comfort food brasiliano servito con un tocco raffinato. E naturalmente non può mancare il churrasco: da Churrascaria Plataforma e Fogo de Chao le carni vengono servite senza sosta direttamente al tavolo, come vuole la tradizione gaucha. Un’esperienza da provare almeno una volta, anche solo per la teatralità del servizio!

Soddisfatto l’appetito e per un tuffo davvero intimo nella cultura brasiliana, dobbiamo tornare in quello che una volta era il cuore pulsante di Little Brazil. Al 17-19 W 45th Street, si trova, infatti, un posto speciale, nascosto in pieno centro ma conosciuto solo da chi sa cercare: il Buzios Boutique & Brazilian Market. Non lasciatevi ingannare dall’ingresso, oggettivamente poco invitante, e raggiungete l’ottavo piano con l’angusto ascensore, per scoprire la migliore scelta di prodotti tipici, importati direttamente dal Brasile: guaraná, pão de queijo congelati, cioccolatini Garoto, farofa, e perfino costumi da bagno, bandiere, infradito Havaianas, profumi e cosmetici firmati Natura. A gestirlo c’è una ragazza simpaticissima che sfoggia un sorriso e un accento che non lasciano dubbi sulle sue origini. Durante la mia visita al negozio mi ha raccontato di come un tempo lo stesso store occupasse uno spazio molto più ampio con le vetrine direttamente sulla strada e una clientela affezionatissima sempre alla ricerca dei sapori e degli oggetti di casa. Oggi, nonostante le dimensioni ridotte, il Buzios Market resta un luogo di connessione per la comunità brasiliana, ma anche una porta d’accesso autentica per chi vuole conoscere il Brasile senza lasciare Manhattan. Proprio qui ho incontrato una ragazza brasiliana venuta apposta da Baltimora per fare le scorte dei prodotti di casa!

Ultima tappa per chi desidera immergersi nella cultura brasiliana in modo più profondo è il Centro Culturale Brasil–Stati Uniti (CCBEU). Oltre a offrire corsi di lingua portoghese per tutti i livelli, organizza mostre d’arte, proiezioni di film, conferenze e laboratori che permettono di scoprire aspetti meno noti del Brasile, dalla sua storia alle tradizioni popolari. Il CCBEU è un vero ponte culturale tra Brasile e Stati Uniti, un luogo dove la comunità brasiliana si riunisce per mantenere vivi i legami con le proprie radici e dove gli appassionati possono avvicinarsi a questa realtà con curiosità e rispetto. Qui si tengono le fila di tutti gli eventi brasiliani che hanno luogo a New York, la città che non dorme mai e, da questo punto di vista, piuttosto simile al Brasile! Per chi ama la musica e la danza non mancano le occasioni per lasciarsi travolgere dal ritmo: dalle lezioni di samba e forró in scuole come Samba New York agli eventi di capoeira aperti al pubblico nei centri culturali brasiliani.

In una città come New York, dove tutto cambia in continuazione, la cultura brasiliana è riuscita non solo a mettere radici, ma a fiorire con una vitalità contagiosa. Dalle strade di Midtown ai palchi dei festival, dai ristoranti accoglienti ai centri culturali, il Brasile si racconta ogni giorno, offrendo a residenti e viaggiatori un piccolo assaggio del suo spirito solare e della sua resilienza. Si conclude così anche la tappa brasiliana di questo viaggio newyorkese. Se a questo punto vi è venuta voglia di vivere una giornata tutta verdeoro tra i grattacieli di Manhattan, non vi resta che segnare gli indirizzi riportati sopra per creare un piccolo itinerario che può portarvi, anche solo per un giorno, direttamente da Rio a New York City!

Questo articolo fa parte della rubrica “Giro del Mondo a New York”, un viaggio tra le culture del mondo senza mai lasciare la città. Restate con noi per scoprire la prossima tappa che ci porterà in un altro angolo del pianeta, sempre all’ombra dei grattacieli di Manhattan!

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Marta Galfetti

Laureata in Psicologia della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si occupa di comunicazione attraverso progetti online e gestisce la pagina Instagram @Nyc_Pics_and_Tips. Vive a New York dal 2010 dove ogni giorno ricerca nuovi stimoli e scoperte.

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