In un’intervista trasmessa domenica mattina da Fox News, l’ex presidente Donald J. Trump ha ribadito una serie di lamentele sul processo che la scorsa settimana lo ha visto condannato per 34 capi d’accusa. Durante l’intervista, Trump si è alternato tra il ruolo di martire e l’assicurare che stava affrontando bene la situazione, accennando anche alla possibilità di violenza politica in caso di una sua eventuale incarcerazione o arresti domiciliari.
L’intervista, caratterizzata da toni amichevoli e da domande ben poco incalzanti, ha permesso a Trump di esprimere le sue rimostranze senza essere contraddetto. Trump ha denunciato il verdetto come fazioso, sostenendo che il processo a New York City fosse influenzato dalla prevalenza democratica della giuria. Ha difeso i pagamenti al suo ex avvocato Michael D. Cohen, descrivendoli come parcelle legali nonostante la giuria avesse stabilito il contrario. Inoltre, ha criticato i testimoni senza nominarli e ha affermato che l’ordine di bavaglio emesso dal giudice gli impediva di discutere apertamente del caso.
Durante l’intervista, registrata e trasmessa all’interno del programma “Fox & Friends”, Trump ha attaccato pesantemente i suoi avversari politici e alcuni ex sostenitori, come l’ex procuratore generale Jeff Sessions, definendoli “malvagi”, “malati”, “squilibrati” e “cattive persone”. Ha inoltre suggerito che i democratici rappresentano un “nemico interno” più pericoloso per gli Stati Uniti rispetto agli avversari stranieri come Russia e Cina.
I conduttori di Fox News hanno evitato domande difficili, spesso cercando di guidare Trump verso determinate risposte. In un momento particolarmente significativo, Rachel Campos-Duffy ha sollecitato Trump a parlare della possibile strumentalizzazione del Dipartimento di Giustizia contro i suoi avversari politici, cosa che Trump ha evitato di negare esplicitamente.
L’intervista ha evidenziato anche le promesse di Trump riguardo a politiche future, tra cui una deportazione di massa e la riattivazione delle trivellazioni petrolifere nell’Arctic National Wildlife Refuge in Alaska. Trump ha inoltre promesso di porre fine alle guerre, dichiarando di avere un piano preciso per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina, senza però fornire dettagli concreti.