Alla fine è arrivata l’incriminazione ufficiale per il sindaco Eric Adams. L’incriminazione riguarderebbe presunti legami tra la sua campagna elettorale ed il governo turco, anche se la procura federale di New York non ha ancora reso noti i dettagli, ma dovrebbe farlo nella giornata di oggi. Una volta avuta l’ufficialità, Eric Adams diverrebbe il primo sindaco in carica ad essere incriminato.
L’indagine si concentra in particolare sul ruolo di Adams e del suo staff nel favorire l’apertura di un consolato turco a Manhattan, nonostante preoccupazioni per la sicurezza ed una certa reticenza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco a rilasciare le autorizzazioni necessarie. Il sindaco avrebbe successivamente fatto pressioni per ottenere le suddette autorizzazioni dal Dipartimento. Inoltre, si ipotizza che il sindaco possa aver accettato voli e soggiorni offerti dalla Turkish Airlines, con l’obiettivo di ricevere vantaggi personali.
L’incriminazione pare sia stata inizialmente comunicata ai principali giornali statunitensi da diverse fonti giudiziarie. A quel punto, è stato lo stesso Adams ad intervenire nella serata di ieri mercoledì 25, attraverso un video in cui ha parlato delle accuse che sarebbero state rivolte nei suoi confronti: “Credo che il governo federale intenda accusarmi di crimini federali. Se è così, queste accuse saranno del tutto false, basate su bugie”.
Nonostante il sindaco si sia dichiarato sostanzialmente innocente, mantenendo una posizione di sfida, dal Partito Democratico si sono già iniziate ad alzare le voci per chiederne le dimissioni immediate. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha già dichiarato che Adams “non può più continuare” nel suo ruolo.
Del resto, l’amministrazione Adams continua a perdere pezzi a cadenza settimanale, subendo continui sequestri di documenti e dispositivi elettronici legati ai suoi collaboratori più stretti, ed appare difficile pensare che possa continuare a governare sulla città più grande e importante degli Stati Uniti.