La Pennsylvania è diventata il centro di gravità per una nazione che respira col fiato corto. I due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Donald J. Trump e Kamala Harris, sono passati da qui con le rispettive campagne elettorali, in uno degli stati in bilico più cruciali per il risultato finale.
A Pittsburgh e Reading, Trump ha dipinto un’America sull’orlo del collasso, minacciata da orde di migranti, abbandonata a un crimine inarrestabile. Le sue parole hanno cercato di infiammare un elettorato che, a detta sua, è l’unico argine contro la decadenza inarrestabile, sostenendo che le politiche democratiche porterebbero il Paese alla rovina.
Intanto, Trump ha concluso la sua campagna a Grand Rapids, in Michigan. Molto probabilmente si è trattato dell’ultimo comizio dell’ex presidente da candidato: in caso di vittoria, avendo già due mandati alle spalle, non potrà ricandidarsi; in caso di sconfitta, a 78 anni, è difficile che ci riprovi in futuro. Il comizio si è poi chiuso sulle note di YMCA dei Village People, un classico per Trump, che ha ballato davanti alla folla.
This is it.
— American Archer (@CalenArcher) November 5, 2024
The final YMCA Trump Rally Dance. pic.twitter.com/XHyfSwb8Bd
Kamala Harris ha, invece, giocato un’altra partita, sognante e ottimista, offrendo agli americani una narrazione opposta a quella di Trump, più inclusiva e solidale. Il suo tour ha toccato le città simbolo della Pennsylvania, da Scranton a Philadelphia, fermandosi davanti alla scalinata resa celebre da Rocky ed accompagnata da celebrità come Fat Joe e Katy Perry. Qui ha parlato di “un nuovo inizio” e di “futuro condiviso”, un paese in cui i cittadini possono lavorare insieme per affrontare le sfide sociali ed economiche.
Gli ultimi sondaggi indicano una corsa testa a testa in Pennsylvania e in altri stati chiave, dove ogni voto potrebbe fare la differenza, anche se alcuni degli ultimi sondaggi strizzano l’occhio ai Democratici. Ma sono da prendere con le pinze: nel gergo si chiamano outlier, cioè eccezioni statistiche. Il primo sondaggio è stato pubblicato da Ann Slezer e dà Harris in vantaggio di tre punti su Trump nello stato dell’Iowa, uno Stato dove Trump ha sempre vinto nelle ultime due elezioni. L’altro sondaggio, pubblicato da Univision, riguarda gli elettori latinoamericani in Pennsylvania, e dice che il 64% di questi voterebbe la Harris (e che il 69% si è sentito offeso dai commenti fatti durante un comizio di Donald Trump, nel quale Porto Rico è stata definita “un’isola di spazzatura galleggiante”).
La posta in gioco, comunque, non potrebbe essere più alta: Trump, che punta a diventare il primo presidente a ritornare alla Casa Bianca dopo una sconfitta, sembra aver trovato in Pennsylvania una terra di battaglia essenziale. Harris, dal canto suo, aspira a diventare la prima Presidente donna e spera che il messaggio inclusivo le consenta di vincere lo Stato chiave.
Gli elettori in Pennsylvania, in gran parte indecisi fino all’ultimo, potrebbero dunque decidere il futuro del paese. Ed entrambe le campagne hanno lavorato senza sosta per ottenere l’affluenza più alta possibile, consapevoli che poche migliaia di voti potrebbero fare la differenza.
Il Giorno delle Elezioni è alle porte e, con esso, l’epilogo di una delle competizioni più divisive nella storia recente degli Stati Uniti. Qualunque cosa accada, sarà un’America diversa quella che si sveglierà domani mattina, con nuovi protagonisti e nuove parole d’ordine. Seguilo con noi, in diretta, su IlNewyorkese.