Harris Vs Trump. Alla vice presidente il primo (e unico?) round

PHILADELPHIA — Da pochi minuti si è concluso il dibattito tra i due candidati alla casa bianca Kamala Harris e Donald Trump, i quali hanno esposto visioni molto diverse per il futuro degli Stati Uniti su temi come l’aborto, l’immigrazione e la democrazia. L’incontro potrebbe essere l’unico dibattito prima delle elezioni presidenziali di novembre.

La vicepresidente democratica, sicuramente più lucida e incisiva, ha cercato di infastidire l’ex presidente repubblicano, provocandolo con riferimenti alla sconfitta elettorale del 2020, che lui continua a negare, e commenti pungenti su altre sue false affermazioni. Le provocazioni di Harris hanno spinto Trump, molto confuso e con uno sguardo al passato, a lanciarsi in attacchi personali e divagazioni, un comportamento che i suoi consiglieri e sostenitori gli sconsigliano.

La vicepresidente si è dimostrata molto più efficace di Joe Biden nel presentare l’argomentazione democratica contro Trump, preannunciando una corsa elettorale più combattuta ora che è lei a sfidare l’ex presidente.

I due hanno delineato visioni diametralmente opposte sullo stato della nazione e su cosa intendono fare se eletti. Harris ha promesso tagli fiscali per la classe media e si è impegnata a ristabilire il diritto all’aborto a livello federale, annullato dalla Corte Suprema due anni fa. Trump, invece, ha sostenuto che le sue proposte di tariffe doganali aiuterebbero gli Stati Uniti a smettere di essere sfruttati dai propri alleati sul commercio e ha dichiarato che lavorerebbe per porre rapidamente fine alla guerra tra Russia e Ucraina, anche a scapito dell’Ucraina.

Durante il dibattito, Harris scuoteva spesso la testa in segno di disapprovazione mentre Trump parlava, fissandolo talvolta con una mano sul mento. Trump, invece, sembrava evitare di guardare la sua avversaria, attenendosi strettamente ai suoi tipici discorsi da comizio e agli attacchi che riscuotono successo con la sua base repubblicana, ma che i suoi consiglieri temono non attirino una platea più ampia di elettori.

Trump ha negato ancora una volta la sua sconfitta contro Joe Biden quattro anni fa, quando i suoi tentativi di ribaltare i risultati elettorali hanno ispirato l’insurrezione del 6 gennaio 2021 al Campidoglio.

“Donald Trump è stato licenziato da 81 milioni di persone,” ha detto Harris. “Sia chiaro, sta avendo molte difficoltà ad accettarlo.”

Trump ha tentato di legare Harris a Biden, chiedendo perché non avesse ancora realizzato le idee che proponeva mentre era vicepresidente. “Perché non lo ha ancora fatto?” ha chiesto. Trump ha inoltre attaccato Harris per la sua responsabilità di affrontare le cause profonde dell’immigrazione illegale.

Il repubblicano ha ribadito la promessa di deportare milioni di persone presenti illegalmente negli Stati Uniti e ha avvertito che Harris sarebbe “peggiore di Biden” e che le sue politiche trasformerebbero gli Stati Uniti in un’altra Venezuela.

Ha liquidato più volte sia Harris che Biden come deboli, citando il premier ungherese nazionalista Viktor Orbán per dimostrare che è rispettato a livello globale, affermando che Orbán lo definisce “la persona più temuta.”

Harris ha lanciato un appello ai repubblicani e agli indipendenti delusi dallo stile di Trump e dai suoi tentativi di rovesciare l’elezione del 2020, invitandoli a unirsi alla sua campagna per “difendere il paese, difendere la democrazia, difendere lo stato di diritto e porre fine al caos.”

Quando Trump ha rifiutato di dire che fosse nell’interesse degli Stati Uniti che l’Ucraina vincesse la guerra contro la Russia, Harris ha detto che era un esempio di perché gli alleati della NATO erano grati che non fosse più in carica, sottolineando come lei e Biden abbiano inviato decine di miliardi di dollari per aiutare Kyiv a resistere all’invasione russa.

Nel corso del dibattito, Trump ha anche sostenuto false affermazioni sui migranti, affermando che “stanno prendendo i lavori occupati da afroamericani e ispanici.”

“Estremo,” ha risposto Harris, quando Trump ha ripetuto accuse infondate secondo cui i migranti in Ohio mangiano i cani e i gatti dei vicini.

I candidati si sono incontrati in un piccolo anfiteatro illuminato di blu, convertito in uno studio televisivo, senza pubblico dal vivo, il che ha impedito applausi rumorosi, grida o contestazioni. L’ambiente intimo, con i podi dei candidati posizionati a meno di 3 metri di distanza l’uno dall’altro, contrastava con la natura combattiva del dibattito.

In un momento del dibattito, Trump ha lanciato un attacco a Biden, mettendo in dubbio la sua lucidità e affermando che “non sa nemmeno di essere vivo.”

Harris ha risposto rapidamente: “Prima di tutto, è importante ricordare all’ex presidente che non sta correndo contro Joe Biden. Sta correndo contro di me.”

Nonostante l’evidente migliore performanca della Vice Presidente c’è da dire che storicamente, i dibattiti presidenziali hanno avuto un impatto limitato sulle preferenze degli elettori. David Lazer, professore di scienze politiche e informatiche alla Northeastern University, prevede che il confronto avrà lo stesso effetto minimo.

“Anche con lo scorso dibattito, i sondaggi non sono cambiati molto,” afferma Lazer. “Era stato chiaramente un fallimento epico da parte di Bidenma la realtà è che i sondaggi non erano variati molto.”

Questo perché, secondo Lazer, il sostegno ai partiti, a questo punto della campagna, è ormai piuttosto consolidato.

“Se c’è qualcosa di veramente in gioco, è il fatto che c’è ancora un buon numero di persone che non hanno un’opinione precisa su Harris, quindi per alcuni elettori questo è il loro primo vero approccio con lei,”. La Harris ne esce sicuramente bene anche se ad un certo punto sembrava più un dibattito su Trump che sul futuro del paese. Vedremo nei prossimi giorni come si modificheranno i sondaggi.

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