Un recente sondaggio condotto dal Marist Institute for Public Opinion rivela che la maggior parte dei residenti della città ritiene che il primo cittadino, Eric Adams, abbia infranto la legge e debba dimettersi immediatamente. Le accuse di corruzione e concussione, che includono presunti favori politici in cambio di viaggi gratuiti e contributi illeciti da parte del governo turco, hanno minato la fiducia dei newyorkesi, con il 69% degli intervistati che ne chiede le dimissioni. Anche tra i Democratici, lo zoccolo duro del sindaco, il malcontento è palpabile: il 71% ritiene che sia il momento di un passo indietro.
L’incriminazione ha messo in discussione non solo l’integrità del sindaco, ma anche la sua capacità di guidare la città in un momento critico. La popolarità di Adams, che già lo scorso novembre aveva subito un calo, è precipitata al 26% di approvazione, mentre quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di disapprovare fortemente il suo operato. Ciò che appare ancora più sorprendente è che persino la comunità afroamericana, da sempre un solido sostegno per Adams, ha voltato le spalle al sindaco: il 59% chiede le sue dimissioni.
Nel frattempo, le pressioni politiche si intensificano. Alcuni dei principali funzionari della città si sono dimessi negli ultimi mesi, segno di un disagio all’interno dell’amministrazione. Il governatore Kathy Hochul, che ha il potere di rimuovere Adams dall’incarico, ha dichiarato di stare monitorando attentamente la situazione, e un’ampia maggioranza di newyorkesi, il 63%, sostiene che dovrebbe avviare il processo di rimozione se il sindaco non dovesse lasciare l’incarico spontaneamente. Il sindaco Adams, per ora, si è dichiarato innocente e non è intenzionato a lasciare l’incarico.