Un uomo di 20 anni è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la figlia neonata in un appartamento di Inwood, a Long Island, nello stato di New York. Si chiama Marlon Rabanales-Pretzantzin ed è accusato di omicidio di secondo grado: è stato formalmente incriminato durante l’udienza di giovedì presso il tribunale della contea di Nassau. Secondo l’accusa, avrebbe colpito e ferito la bambina fino a causarne la morte. Rabanales-Pretzantzin si è dichiarato non colpevole ma, se condannato, rischia l’ergastolo.
La neonata si chiamava Liseyda Rabanales-Barrios ed era nata il primo gennaio di quest’anno. Aveva solo due mesi quando è morta. Secondo la ricostruzione della polizia, lo scorso 7 marzo un’ambulanza era intervenuta d’urgenza in un appartamento di Maple Road, a Inwood, in seguito a una chiamata che segnalava il soffocamento di un neonato. Liseyda è stata trasportata in ospedale e poi trasferita in un’altra struttura, dove è stata dichiarata morta nel pomeriggio dello stesso giorno.
Durante una conferenza stampa, Stephen Fitzpatrick, capitano della squadra investigativa della polizia della contea di Nassau, ha spiegato che l’uomo è accusato di aver colpito violentemente la figlia, lanciandola e percuotendola alla testa. Gli esami medici hanno rivelato lesioni gravi, tra cui emorragie interne, fratture alla spina dorsale e alle costole. «La prima versione fornita dai genitori parlava di una caduta accidentale dal letto», ha detto Fitzpatrick, «ma i traumi riscontrati dal medico legale hanno escluso questa possibilità».
Secondo quanto riportato dagli investigatori, Rabanales-Pretzantzin avrebbe poi ammesso di essere responsabile delle violenze. Durante l’interrogatorio avrebbe spiegato di aver agito perché «sentiva che la bambina non era sua» e che «non la rispettava né la voleva». La denuncia presentata dalla procura sostiene che l’uomo avrebbe colpito la figlia con schiaffi e pugni, l’avrebbe scossa con forza e le avrebbe premuto il petto con il proprio peso.
Dai successivi esami effettuati sul corpo della bambina sono emerse anche lesioni precedenti, in particolare alcune fratture alle costole che sembravano in fase di guarigione. Secondo la polizia, non è ancora chiaro quante volte la piccola possa essere stata vittima di episodi di violenza. Il capitano Fitzpatrick ha aggiunto che, fino a quel momento, Rabanales-Pretzantzin non aveva precedenti penali né risultavano segnalazioni di violenza domestica all’indirizzo in cui viveva.
Nell’appartamento di Inwood, oltre a Rabanales-Pretzantzin e alla neonata, abitavano anche la madre della bambina, anch’essa ventenne, e un altro figlio della coppia, un bambino di un anno. Il piccolo è stato allontanato dalla madre lo scorso 10 marzo in via precauzionale ed è stato sottoposto a controlli medici: non è ancora chiaro se abbia subito abusi. Secondo la polizia, la madre non è al momento indagata.
Durante l’udienza, la giudice Lisa LoCurto ha negato a Rabanales-Pretzantzin la possibilità di essere rilasciato su cauzione. L’uomo è attualmente detenuto nel carcere della contea di Nassau. La sua avvocata, Mindy Plotkin, non ha rilasciato dichiarazioni.