A Manhattan, dove le giornate si misurano in semafori e isolati superati, il tramonto di fine maggio ha un appuntamento fisso con l’architettura. Accade solo due volte all’anno, quando il sole sembra inchinarsi alla geometria urbana e attraversa in linea retta le strade di Manhattan. È il Manhattanhenge, una delle rare occasioni in cui la natura si piega ai ritmi della città, e non il contrario.
Il fenomeno, previsto quest’anno per il 28 e 29 maggio, richiama ogni volta migliaia di persone nei punti di osservazione migliori, spesso in mezzo alla carreggiata, in attesa che la luce scivoli perfettamente tra le facciate degli edifici. Quello che accade non è il risultato di una volontà progettuale, ma di una combinazione fortuita tra l’inclinazione terrestre e l’orientamento a griglia delle strade newyorkesi, stabilito nel 1811. A differenza dei siti megalitici come Stonehenge, qui l’allineamento è una coincidenza, non un’intenzione.
Il momento più spettacolare si verificherà domani, giovedì 29 maggio, quando il sole sarà perfettamente visibile al centro delle vie orientate da est a ovest. Ma anche oggi, mercoledì 28, si potrà assistere a una versione parziale, con il disco solare tagliato a metà dalle sagome degli edifici. Dopo questa breve finestra di maggio, ci sarà un secondo passaggio a luglio, con condizioni simili l’11 e il 12 del mese.
Chi conosce la città sa che ci sono alcune strade che funzionano meglio di altre. La 42ª strada è tra le preferite: consente una prospettiva ampia e profonda, e ha l’aggiunta scenografica del Chrysler Building. Chi è disposto a spingersi oltre Manhattan può trovare una vista altrettanto suggestiva al Gantry Plaza State Park, nel Queens, dove il sole si abbassa dietro la linea verticale dello skyline, con l’acqua in primo piano.