La Commissione Urbanistica di New York ha discusso nell’ultima riunione la possibilità di modificare la zonizzazione di circa 42 isolati nell’area di Midtown Manhattan, con l’obiettivo di abbattere il divieto di costruzione residenziale e creare così circa 10.000 nuovi appartamenti in un’area profondamente depressa dopo le conseguenze economiche della pandemia.
Poco meno di un terzo degli appartamenti dovrebbero essere destinati a famiglie con redditi medio-bassi. Dan Garodnick, responsabile del Dipartimento di Pianificazione Urbanistica, ha detto che «È inconcepibile che in un’area così centrale, con una crisi abitativa così grave, le regole attuali impediscano di costruire nuovi alloggi».
L’iniziativa deve ora essere approvata dal Consiglio Comunale, ma ha il sostegno dei consiglieri Keith Powers ed Erik Bottcher, rappresentanti delle zone interessate. Bottcher ha osservato che «non ha senso che alcune parti di Midtown Manhattan non prevedano affatto soluzioni abitative», sottolineando l’importanza di trovare un equilibrio tra nuove costruzioni e le necessità delle attività commerciali esistenti, come l’industria della moda.
Questo piano è parte della strategia dell’amministrazione del sindaco Eric Adams, volta a combattere una carenza di abitazioni che ha raggiunto livelli allarmanti. Adams ha promesso di costruire 100.000 nuove case a Manhattan nei prossimi dieci anni, definendo la proposta per Midtown «un esempio di come stiamo costruendo i quartieri del futuro, con spazi vibranti 24/7 e abitazioni accessibili».
Le aree interessate dal piano includono tratti tra la 35ª e la 40ª strada a sud di Bryant Park e tra la 34ª e la 41ª strada a ovest di Broadway. Questi isolati sono già serviti da numerose linee della metropolitana e ospitano una significativa concentrazione di posti di lavoro, rendendoli adatti per nuove soluzioni abitative.
