Nel tratto di lungofiume compreso tra Montgomery Street e la 25ª strada Est, l’East River Park, chiuso in gran parte dal 2020 per lavori di ristrutturazione, ha riaperto parzialmente al pubblico, rivelando un intervento che va ben oltre la semplice riqualificazione di uno spazio verde. Il parco è stato sollevato di circa tre metri rispetto al livello originale e ora ospita al di sotto un’imponente infrastruttura anti-alluvione, pensata per proteggere il Lower East Side dai fenomeni climatici estremi.
Negli ultimi decenni, la costa orientale di Manhattan ha subito le conseguenze dirette dell’innalzamento del livello del mare e dell’intensificazione delle tempeste. L’uragano Sandy, nel 2012, allagò buona parte di quest’area, provocando danni ingenti e lasciando migliaia di residenti senza corrente o riscaldamento per giorni. Fu a partire da quel disastro che nacque l’idea di un progetto integrato capace di coniugare protezione e fruizione pubblica – e che potrebbe avere il suo battesimo di fuoco già quest’anno, a giudicare dalle previsioni. L’iniziativa ha preso forma concreta nell’East Side Coastal Resiliency, un piano da 1,45 miliardi di dollari finanziato con fondi municipali e federali.
A differenza delle barriere rigide costruite in altre città costiere, il progetto newyorkese ha scelto un approccio “morbido”: al posto di muri a vista, il sistema di difesa è stato integrato nel paesaggio. Oltre seicento alberi e ventunmila arbusti — con altro verde in arrivo — dovrebbero attenuare la sensazione di un’opera puramente funzionale: i progettisti di Bjarke Ingels Group, infatti, hanno immaginato la zona come una serie di “isole verdi” collegate fra loro da passerelle, interpretando il parco come un arcipelago urbano capace di attrarre visitatori anziché respingerli con barriere visibili. L’innalzamento del terreno serve così a contenere le acque in caso di mareggiate, mentre nuove aree verdi, alberature e percorsi accessibili rendono lo spazio frequentabile anche nei giorni di sole.

Tra le novità introdotte ci sono sei campi da tennis regolamentari, due da basket, aree picnic, prati aperti e una zona dedicata alla scoperta della biodiversità. «Non si tratta solo di un’opera ingegneristica, ma di un investimento sociale», ha dichiarato il sindaco Eric Adams nel giorno della riapertura. Secondo l’amministrazione, oltre 110.000 residenti beneficeranno direttamente delle nuove misure di protezione.
L’intervento su East River Park si inserisce in un quadro più ampio di adattamento urbano al cambiamento climatico. Anche altri spazi aperti lungo il fiume, come Stuyvesant Cove e Pier 42, sono stati riconvertiti con criteri simili. Nei prossimi mesi è prevista la riapertura del ponte di Corlears Hook e ulteriori accessi al parco. I lavori complessivi si concluderanno entro il 2027, ma già oggi l’area può dirsi restituita alla città.