L’uomo accusato di aver dato fuoco ad una donna su un treno della linea F non ricorda di averlo fatto

L'uomo, arrestato poche ore dopo i fatti, ha raccontato di non ricordarsi nulla in quanto sotto gli effetti dell'alcool, ma si è riconosciuto dai filmati delle telecamere

Sebastian Zapeta-Calil, 33 anni, è accusato di aver bruciato viva Debrina Kawam, 57 anni, in un vagone della linea F fermo a Coney Island lo scorso 22 dicembre. Durante l’interrogatorio, Zapeta-Calil ha dichiarato di non ricordare nulla dell’accaduto perché in stato di blackout alcolico, scusandosi con parole di rimorso: “Non l’ho fatto apposta, non so cosa sia successo, ma mi dispiace per quella donna”.

L’episodio si è verificato alle prime ore del mattino, quando Kawam, originaria del New Jersey e ospite di un rifugio nel Bronx, dormiva sul treno. Le immagini delle telecamere e un video diffuso sui social mostrano il momento drammatico: la donna avvolta dalle fiamme, urla di terrore in sottofondo e un uomo che tenta apparentemente di spegnere il fuoco sventolando un capo di abbigliamento, ma finendo per peggiorare la situazione. Kawam è morta poco dopo, le sue ustioni così gravi che l’identificazione ufficiale ha richiesto oltre una settimana.

Zapeta-Calil, un immigrato irregolare guatemalteco già deportato nel 2018 e rientrato illegalmente negli Stati Uniti, viveva in un rifugio per uomini con problemi di droga a Brooklyn. Nella notte precedente all’omicidio, ha raccontato di aver bevuto in maniera incontrollata fino a perdere conoscenza, risvegliandosi in stato confusionale e senza memoria dell’attacco. “A volte mi sveglio a casa, altre volte già in stazione,” ha dichiarato agli investigatori.

L’arresto è avvenuto poche ore dopo il crimine, grazie alla segnalazione di alcuni adolescenti che hanno riconosciuto l’uomo in un treno a Brooklyn. La polizia lo ha fermato alla stazione di Herald Square. Durante l’interrogatorio, gli è stato mostrato il video dell’omicidio. Di fronte alle immagini, Zapeta-Calil ha ammesso: “Quello sono io”.

Nonostante le statistiche indichino un calo complessivo dei crimini, episodi come questo evidenziano le fragilità del sistema di fronte ad episodi di violenza che hanno come protagonisti persone con disturbi psichiatrici o problemi di dipendenza.

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