Licenziamenti alla FEMA: avrebbero dirottato 59 milioni di dollari per la sistemazione dei migranti a New York

I soldi erano inizialmente destinati a coprire i soccorsi per calamità naturali, ma secondo il governo sono stati utilizzati per ospitare i migranti in alloggi di lusso

La gestione dei fondi federali destinati ai migranti a New York City si è trasformata in un caso, con ripercussioni dirette sull’amministrazione Trump. Martedì, quattro funzionari della Federal Emergency Management Agency (FEMA), inclusa l’alta dirigente Mary Comans, sono stati improvvisamente licenziati. L’accusa è quella di aver malgestito i fondi federali destinati all’ospitalità dei migranti, utilizzandoli per sistemazioni in hotel di lusso, una mossa che ha scatenato la reazione diretta della Casa Bianca.

La vicenda ha avuto inizio con un tweet di Elon Musk, che lunedì mattina ha lanciato un’accusa pesante: secondo l’imprenditore, la FEMA avrebbe dirottato 59 milioni di dollari da fondi destinati al soccorso per catastrofi naturali per coprire spese di alloggio eccessive per i migranti. Musk ha definito la spesa «illegale» e ha chiamato in causa la legittimità dell’operato della FEMA, sollevando dubbi su una possibile gestione inadeguata dei fondi.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Cameron Hamilton, direttore ad interim della FEMA, ha dichiarato la sospensione di tutti i pagamenti in questione, soltanto due ore dopo il post di Musk, promettendo revisioni e accountability per il personale coinvolto. Questo intervento suggerisce un tentativo di allineamento con la nuova linea di rigore richiesta dall’amministrazione.

Le autorità cittadine di New York hanno prontamente risposto, sottolineando che i fondi erano stati correttamente allocati sotto la presidenza di Joseph R. Biden Jr. e che gli stessi non erano stati spesi per alloggi di lusso. Nonostante ciò, la portavoce del Dipartimento della Sicurezza Interna, Tricia McLaughlin, ha confermato i licenziamenti dei quattro impiegati, accusandoli di aver «aggirato la leadership per effettuare pagamenti sconsiderati».

«Sotto la guida del Presidente Trump e del Segretario Noem, il D.H.S. non resterà a guardare mentre gli attivisti dello stato profondo minano la volontà e la sicurezza del popolo americano», ha dichiarato McLaughlin. Queste parole pongono l’accento su una retorica amministrativa che vede il governo impegnato a contrastare quelle che percepisce come minacce interne alla sua agenda politica.

Nonostante le dichiarazioni e le misure adottate, rimangono molte incognite, principalmente relative alla possibilità che l’amministrazione Trump cerchi di recuperare i fondi federali già allocati per New York sotto l’amministrazione Biden. Ciò potrebbe avere importanti implicazioni per la città, che continua a gestire un numero elevato di migranti, con spese che superano i 7 miliardi di dollari per alloggio, cibo e altri servizi essenziali.

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