Liberty Link porterà la fibra ottica negli edifici popolari di New York

È un nuovo programma triennale pensato per offrire Wi-Fi gratuito o a basso costo a oltre duemila famiglie a basso reddito del Bronx e dell’Upper Manhattan

A New York l’accesso a internet non è così scontato, nonostante l’idea che si possa avere di una città ormai altamente tecnologica e smart. Per molti abitanti dei complessi di edilizia popolare, una connessione affidabile rappresenta ancora oggi un comfort inarrivabile ai più. È per questo che è nato Liberty Link, un nuovo programma triennale lanciato dal sindaco Eric Adams insieme alla Biblioteca Pubblica di New York (NYPL) e al Dipartimento per lo Sviluppo Abitativo (HPD), destinato a portare Wi-Fi gratuito o a basso costo in alcune delle aree meno servite del Bronx e dell’Upper Manhattan.

L’iniziativa prevede la copertura di 35 edifici a canone calmierato, abitati perlopiù da famiglie a basso reddito. Saranno 2.200 i nuclei familiari coinvolti nella fase pilota, resa possibile da un finanziamento pubblico di 3,25 milioni di dollari. Il progetto fa seguito a Big Apple Connect, lanciato nel 2022 con l’obiettivo di portare internet gratuito ai residenti dei complessi NYCHA, la più estesa rete di edilizia pubblica degli Stati Uniti, dove vivono oltre 330.000 persone. A differenza di quel programma, però, Liberty Link coinvolge immobili gestiti anche da realtà no-profit come Comunilife e Services for the Underserved, spesso dedicate all’assistenza di persone con fragilità psicosociali, ex senzatetto o anziani soli.

La costruzione dell’infrastruttura, affidata alla NYPL, prevede l’installazione di una rete in fibra ottica all’interno degli edifici, in modo da garantire connessioni stabili e veloci senza dover fare affidamento esclusivo sulle reti mobili. Si tratta di un aspetto non secondario, soprattutto per i quartieri interessati, dove i disservizi digitali incidono su attività quotidiane come il telelavoro, l’accesso ai servizi pubblici o la didattica a distanza. L’amministrazione comunale ha annunciato che l’accesso sarà attivo entro la fine dell’anno, mentre durante i tre anni di sperimentazione verranno testati diversi modelli tecnologici per individuare le soluzioni più adatte a un’eventuale estensione su scala cittadina.

Quello della connettività domestica è un tema che, negli Stati Uniti, si è imposto con particolare urgenza durante la pandemia di COVID-19, quando milioni di studenti e lavoratori si sono trovati improvvisamente esclusi dalla rete. Secondo un’indagine del Pew Research Center, nel 2021 circa il 15% delle famiglie americane con redditi inferiori ai 30.000 dollari annui non aveva accesso a internet ad alta velocità. A New York, la situazione è più acuta nei quartieri periferici, dove la distribuzione dei servizi è spesso disomogenea e legata a fattori storici come la segregazione urbana o il disinvestimento strutturale.

Accanto all’offerta di Wi-Fi gratuito, il programma mette a disposizione anche corsi di alfabetizzazione digitale grazie al progetto Neighborhood Tech Help, pensato per aiutare i residenti a orientarsi nell’uso di dispositivi, applicazioni e servizi online. Perchè l’accesso alla rete non può limitarsi alla sola infrastruttura tecnica, ma deve includere la capacità di utilizzarla in modo efficace. Come ha dichiarato il vicesindaco Adolfo Carrión Jr., l’obiettivo è garantire che il codice postale in cui si vive non determini il proprio grado di accesso all’economia e alla società.

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