L’amministrazione Trump ha minacciato di trattenere i finanziamenti federali destinati alla rete di trasporto pubblico di New York, se la Metropolitan Transportation Authority (MTA) non fornirà dettagli più precisi sugli sforzi compiuti per prevenire i crimini nella metropolitana e sugli autobus della città. In una lettera inviata martedì, il segretario ai Trasporti Sean Duffy ha chiesto all’agenzia di trasporto un elenco di dati aggiornati, tra cui il numero delle aggressioni ai lavoratori, le statistiche sull’evasione dei biglietti e i casi di passeggeri spinti sui binari. In caso contrario, ha scritto Duffy, la MTA rischia di perdere una parte rilevante dei fondi federali.
Il nuovo scontro arriva in un momento già teso tra il governo federale e l’agenzia di trasporti gestita dallo stato di New York. L’amministrazione Trump ha chiesto di abbandonare entro venerdì il congestion pricing, ovvero il programma di pedaggio entrato in vigore a Manhattan lo scorso gennaio. Il governo federale si è dichiarato contrario a questa misura, sostenendo che penalizzerebbe i pendolari, e ha minacciato di bloccare i finanziamenti se la MTA e la governatrice Kathy Hochul non faranno un passo indietro. La governatrice e i vertici della MTA hanno risposto avviando un’azione legale per difendere il progetto.
Nella lettera indirizzata a Janno Lieber, presidente della MTA, Duffy ha scritto che «le persone che viaggiano sul sistema N.Y.C.T. per raggiungere il lavoro, l’istruzione, l’assistenza sanitaria e altri servizi essenziali devono sentirsi sicure e spostarsi in un ambiente privo di criminalità». Ha poi aggiunto di aspettarsi una risposta «immediata» per evitare «ulteriori conseguenze», che potrebbero arrivare fino alla sospensione dei fondi federali. Attualmente la MTA riceve ogni anno miliardi di dollari dal governo federale, ed è in attesa di un finanziamento da 14 miliardi per il prossimo piano quinquennale di investimenti.
Secondo i dati diffusi dalla stessa MTA, i crimini nella metropolitana sono in calo rispetto agli anni precedenti. Nei primi mesi del 2024, i reati gravi sono diminuiti del 40% rispetto allo stesso periodo del 2020. Anche l’evasione dei biglietti ha registrato un calo del 25% nella seconda metà dell’anno. Nonostante questo, alcuni episodi recenti hanno alimentato un clima di insicurezza tra i passeggeri. Lo scorso dicembre Debrina Kawam, una donna di 57 anni, è morta dopo essere stata data alle fiamme mentre dormiva su un treno. Sempre a dicembre, un uomo è stato spinto sui binari nella stazione di 18th Street a Manhattan, ma è sopravvissuto. Nel 2024 ci sono stati 10 omicidi nella metropolitana, rispetto ai 3 del 2019.
Nel 2023, per la prima volta in quasi vent’anni, il numero delle aggressioni gravi ha superato quello delle rapine all’interno del sistema di trasporto sotterraneo. Secondo alcuni esperti, questa tendenza indica una maggiore imprevedibilità della violenza nella metropolitana. John Hall, ex dirigente della polizia di New York e consulente del think tank Vital City, ha sottolineato che quasi due terzi delle persone arrestate più volte nella metropolitana tra il 2022 e il 2023 avevano una storia di senzatetto o malattie mentali.
Il governo di Kathy Hochul ha intensificato i controlli sulla sicurezza negli ultimi mesi. Secondo l’ufficio del governatore, attualmente circa 1.250 membri della Guardia Nazionale, agenti della MTA e poliziotti statali pattugliano il sistema di trasporto, oltre a diverse centinaia di agenti della polizia municipale. La commissaria di polizia Jessica Tisch ha dichiarato che ora ci sono due agenti su ogni treno notturno. Nonostante il massiccio dispiegamento di forze, alcuni critici sostengono che non basti aumentare la presenza delle forze dell’ordine, ma servano maggiori interventi nei servizi sociali per affrontare le cause profonde di molti episodi di violenza
Nelle scorse settimane, l’amministrazione Trump ha già annullato sovvenzioni per 400 milioni di dollari destinate alla Columbia University, accusata dal governo di non aver protetto gli studenti ebrei da episodi di antisemitismo. La lettera inviata alla MTA è inoltre molto simile a quella mandata a marzo all’autorità dei trasporti di Washington D.C., in cui si chiedeva un giro di vite sui reati e sull’evasione dei biglietti. Anche in quel caso il governo ha ricordato che le risorse federali sono «strumenti a disposizione» per rafforzare la sicurezza dei sistemi di trasporto pubblico.