Negli ultimi giorni, una pubblicità sui chioschi della Union Station di Washington ha attirato l’attenzione di molti pendolari. Si tratta di un’immagine della Statua della Libertà, con il dito puntato, accompagnata dal messaggio «New York ti vuole!». Ovviamente, come suggerirebbe lo slogan, anche la posa della Statua della Libertà nell’immagine ricorda palesemente quella del famoso manifesto di propaganda militare del 1917 con lo Zio Sam che punta il dito verso chi lo guarda.
Quella che potrebbe sembrare una provocazione, in realtà fa parte di una campagna voluta dalla governatrice di New York, Kathy Hochul. L’obiettivo è reclutare lavoratori federali licenziati dal Dipartimento di Efficienza Governativa dell’amministrazione Trump. «DOGE ha detto che sei stato licenziato?» recita il messaggio pubblicitario. «Noi diciamo: sei assunto!» Una provocazione che punta dritta al cuore del conflitto politico in corso e che sfrutta l’immagine di una statua per rivendicare una sorta di rinascita lavorativa e sociale.
La campagna pubblicitaria della governatrice Hochul non si limita alla sola Union Station, ma è stata diffusa anche in altre stazioni strategiche come il Moynihan Train Hall di Manhattan. Inoltre, lo stato ha intensificato gli sforzi online per promuovere le opportunità di lavoro, con oltre 7.000 posti vacanti. Secondo l’ufficio della governatrice, i settori interessati vanno dagli avvocati agli operatori sanitari, dagli insegnanti agli esperti di politiche pubbliche. Un ampio ventaglio di posizioni per rispondere alle necessità di un sistema statale che ha visto troppi posti di lavoro vacanti a causa dei tagli e dei licenziamenti legati alla precedente amministrazione.
La risposta alla campagna sembra aver suscitato un certo interesse: circa 100 persone si sono già iscritte per partecipare alle sessioni informative organizzate dal Dipartimento del Lavoro di New York. Questi webinar, avviati da pochi giorni, sono pensati per supportare i lavoratori federali licenziati nello sviluppo del loro curriculum, nell’individuazione di nuove opportunità professionali e, per i residenti a New York, anche nella richiesta di sussidi di disoccupazione.
L’iniziativa arriva in un momento in cui il cosiddetto “DOGE”, il piano di riduzione dei costi promosso da Elon Musk, ha portato a numerosi licenziamenti in agenzie governative cruciali come l’Internal Revenue Service, i National Institutes of Health e i Centers for Disease Control and Prevention. Una serie di tagli che si inserisce in un più ampio processo di snellimento burocratico avviato dall’amministrazione Trump, con l’obiettivo dichiarato di ridurre i costi e snellire il funzionamento del governo federale.
Nel contesto di questo scenario, la governatrice Hochul ha voluto lanciare un messaggio chiaro: «Vieni a lavorare nel miglior stato della nazione», ha dichiarato in una nota. «Non ti denigreremo, ti tratteremo con la dignità e il rispetto che meriti, perché a New York sappiamo che non sono i demagoghi e i tecnocrati a rendere grande l’America, ma i funzionari pubblici». Con queste parole, Hochul ha cercato di posizionare New York come alternativa rispetto all’amministrazione Trump, ponendo l’accento sulla centralità dei servizi pubblici come volano per il miglioramento del paese.
In parallelo ai licenziamenti di massa e ai tagli da parte dell’amministrazione Trump, che ha ridotto i posti di lavoro in agenzie vitali come la Food and Drug Administration, la governatrice di New York sembra voler sfruttare la situazione a suo favore, proponendo la sua visione di uno Stato che valorizza il lavoro pubblico e accoglie chi è stato emarginato da politiche federali di austerità.