New York torna a crescere dopo anni difficili. Secondo i nuovi dati diffusi dal Census Bureau, la popolazione della città ha ripreso ad aumentare dopo il brusco calo registrato durante la pandemia. A luglio 2024, gli abitanti della metropoli erano 8,48 milioni, in crescita rispetto agli 8,39 milioni dello stesso mese del 2023. L’aumento, anche se modesto, è considerato un segnale positivo dagli esperti, che vedono nella ripresa demografica un possibile ritorno alla tendenza di lungo periodo che aveva caratterizzato New York prima della crisi sanitaria.
La pandemia aveva provocato un esodo che aveva coinvolto centinaia di migliaia di persone. Tra il 2020 e il 2022, circa 300mila residenti avevano lasciato la città, attratti da località con costi della vita più bassi o dalla possibilità di lavorare da remoto. Oggi la città non ha ancora recuperato quei numeri, ma l’inversione di tendenza appare evidente. Secondo Jonathan Bowles, direttore del think tank Center for an Urban Future, «nonostante tutto quello che la città ha dovuto affrontare, le persone vogliono ancora vivere qui». E aggiunge: «New York deve risolvere molte questioni, ma ci sono tanti segnali incoraggianti».
L’aumento della popolazione nell’ultimo anno è stato dell’1%, pari a circa 87mila nuovi residenti. Il dato è in gran parte legato all’arrivo di immigrati dall’estero e a una diminuzione degli spostamenti verso altre città. Il numero di nascite e decessi, invece, è rimasto stabile, con le nascite che continuano a registrare un lento calo, in linea con la tendenza nazionale. La popolazione di New York resta comunque inferiore al picco di 8,8 milioni raggiunto all’inizio del 2020.
Uno dei fattori che da sempre sostiene la crescita demografica di New York è l’immigrazione. Secondo John Mollenkopf, professore alla City University of New York, «è questo il segreto del successo demografico di New York». Negli ultimi anni, però, la politica migratoria più restrittiva dell’amministrazione Trump ha rallentato gli arrivi, e con il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca, gli esperti si chiedono se il flusso di migranti continuerà o subirà nuove limitazioni.
Le cifre del censimento mostrano che Manhattan è il borough che ha registrato la crescita maggiore, con un aumento dell’1,7% della popolazione, pari a oltre 27mila nuovi residenti. Brooklyn e Queens sono cresciuti di quasi l’1%, mentre il Bronx e Staten Island hanno registrato aumenti inferiori. Staten Island è l’unico distretto ad aver recuperato del tutto le perdite subite durante la pandemia.
Dan Garodnick, direttore del Dipartimento di Pianificazione Urbana della città, ha commentato: «Questi numeri confermano quello che percepiamo: New York è tornata e sta crescendo di nuovo». Secondo Garodnick, la città «rimane una destinazione per persone da tutto il mondo», anche se le sfide non mancano. Tra le più urgenti, il costo della vita e la mancanza di alloggi accessibili, che hanno allontanato molti residenti a basso e medio reddito.
Anche Donovan Richards, presidente del borough di Queens, ha sottolineato l’importanza dei nuovi arrivi. «Questo borough sarà sempre un rifugio sicuro per chi cerca di costruirsi una vita migliore», ha detto. Richards ha ricordato che quartieri come Jamaica, Long Island City e le Rockaways stanno attirando nuovi residenti grazie alla costruzione di abitazioni più accessibili. Secondo i dati municipali, più di 200mila migranti hanno soggiornato nei rifugi della città dal 2022, molti dei quali oggi si sono stabiliti in modo permanente nei cinque distretti.