È il giorno del Congestion Pricing

Dopo il ricorso dello Stato del New Jersey respinto di ieri, oggi è il primo giorno del nuovo pedaggio

Da oggi, entrare nel cuore di Manhattan costerà caro alla maggior parte degli automobilisti: un pedaggio di 9 dollari segna l’inizio ufficiale del Congestion Pricing, il primo piano di questo tipo negli Stati Uniti. Il programma, concepito per alleviare il traffico paralizzante delle strade newyorkesi, genererà circa 15 miliardi di dollari da riutilizzare per migliorare un sistema di trasporti pubblici ormai vetusto.

Secondo i promotori, tra cui la Metropolitan Transportation Authority (M.T.A.), il piano rappresenta una svolta storica. “Il congestion pricing affronterà finalmente il problema del traffico che rallenta i mezzi di emergenza, inquina l’aria e spreca tempo prezioso dei cittadini,” ha dichiarato John J. McCarthy, responsabile delle politiche per la M.T.A. Con i fondi raccolti, si punta a rinnovare i segnali della metropolitana, ammodernare le stazioni e ampliare la flotta di autobus elettrici, tra altre priorità.

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Residenti delle periferie, rappresentanti politici e associazioni di categoria descrivono invece il pedaggio come una tassa ingiusta che penalizza i pendolari e i conducenti senza alternative valide. Ed Day, presidente della contea di Rockland, ha definito il piano “una politica mal concepita,” sottolineando come esso sollevi questioni di equità e priorità. Più di dieci cause legali sono state intentate contro il progetto, incluso un ricorso di ultima ora da parte del New Jersey, respinto venerdì scorso.

Nel 2023, New York è stata dichiarata la città più congestionata al mondo, superando metropoli come Londra e Parigi. Con una velocità media di spostamento nel centro di Manhattan scesa sotto le 7 miglia orarie, le strade della città sono ormai un simbolo di inefficienza. Eppure, non è chiaro se il piano riuscirà a ridurre significativamente il traffico: le proiezioni più ottimistiche prevedono un calo del 13%, un dato lontano dalle aspettative iniziali del 17%.

Con l’avvio del programma, Manhattan si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, osservato con attenzione dalle grandi città americane, da Washington a San Francisco, che studiano soluzioni analoghe. Per ora, l’unica certezza è che il congestion pricing divide: per alcuni è il primo passo verso un futuro più sostenibile, per altri, l’ennesimo tassa sulle spalle dei cittadini.

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