Caldo record a New York: temperature simili alla Death Valley californiana

Da domenica lo Stato è in emergenza e a Central Park si rischia di superare i 100 gradi per la prima volta in oltre dieci anni, con consigli su come proteggersi e segnalare i blackout

Mentre New York si piega sotto quella che vi avevamo segnalato come la prima ondata di caldo di quest’anno, i dati meteo segnano livelli che, in alcuni momenti, avvicinano la città alle temperature registrate nella californiana Death Valley, uno dei luoghi più caldi del pianeta. Martedì, secondo AccuWeather, il termometro dovrebbe raggiungere i 98 gradi Fahrenheit (circa 37°C), con una percezione corporea intorno ai 104 (circa 40°C). Per confronto, nello stesso giorno Death Valley toccherà i 107, percepiti come 111. Sono scarti minimi, sorprendenti per una metropoli nota più per il suo vento tra i grattacieli che per il caldo desertico.

Le autorità statali hanno dichiarato lo stato d’emergenza già domenica 22 giugno. Si tratta di una misura preventiva, volta a garantire l’attivazione rapida di risorse e assistenza soprattutto per le fasce più vulnerabili. La governatrice Kathy Hochul ha invitato la popolazione a «restare vigile» e a «prendere ogni precauzione necessaria» durante questi giorni in cui le temperature, combinate con l’umidità, aumentano il rischio di colpi di calore e disidratazione. Le raccomandazioni includono la consultazione della mappa dei centri di raffreddamento e l’utilizzo delle fontane spruzzatrici distribuite nei parchi e nei playground cittadini.

A rendere straordinario questo episodio non è solo la temperatura in sé, ma il fatto che, secondo il New York Times, Central Park potrebbe superare oggi i 99 gradi, battendo il record di 96 stabilito nello stesso giorno nel 1888. Se dovesse sfondare la soglia dei 100, sarebbe la prima volta in oltre un decennio: l’ultima risale al 2012. Nonostante il cambiamento climatico abbia ormai reso le ondate di calore più frequenti, questi picchi restano eventi eccezionali per la storia meteorologica della città.

In un contesto del genere, le infrastrutture cittadine sono sotto pressione. L’azienda elettrica Con Edison invita i cittadini a segnalare eventuali blackout, ad eccezione della zona dei Rockaways che segue un iter separato. L’uso intensivo dell’aria condizionata aumenta infatti il carico sulla rete elettrica, e anche brevi interruzioni possono causare disagi rilevanti. Nei quartieri più densamente popolati, i blackout durante le ondate di calore possono diventare un’emergenza sanitaria.

Le previsioni indicano un calo delle temperature già da mercoledì mattina, ma fino ad allora resta fondamentale adottare comportamenti prudenti: restare in casa, evitare l’attività fisica nelle ore più calde e bere molta acqua. In una città che ha imparato ad affrontare emergenze di ogni tipo, il caldo estremo richiede la stessa attenzione, anche se spesso arriva in silenzio, senza pioggia né vento, ma con conseguenze altrettanto concrete.

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