Lo Stato di New York ha introdotto un divieto temporaneo di accensione fuochi all’aperto, il cosiddetto burn ban, in vigore fino al 15 ottobre. La decisione è stata annunciata dalla governatrice Kathy Hochul dopo settimane di condizioni meteorologiche particolarmente secche e un’estate tra le più aride degli ultimi vent’anni. L’obiettivo è ridurre il rischio di incendi boschivi, aumentato da una combinazione di temperature miti e assenza di piogge in gran parte del territorio.
Il provvedimento vieta la combustione di rifiuti, sterpaglie e detriti, e limita fortemente l’uso di fuochi non contenuti, come falò o bracieri da giardino. Restano consentiti solo piccoli fuochi per uso domestico, purché confinati e di dimensioni ridotte. Le autorità ambientali hanno precisato che dal mese di agosto i ranger forestali hanno già fronteggiato sessantaquattro incendi di origine naturale o accidentale, concentrati soprattutto nelle aree interne dello Stato.
La governatrice ha definito la misura «temporanea ma necessaria» per tutelare la sicurezza pubblica e sostenere i soccorritori, già impegnati in numerosi interventi. Diversi distretti, tra cui l’Adirondack, il Southern Tier e l’area dell’Alto Hudson, presentano attualmente un livello di pericolo “alto”, secondo la scala di valutazione statale del rischio incendi. A questo livello, vegetazione secca e detriti leggeri possono incendiarsi con facilità anche in presenza di piccole scintille, rendendo complesso il controllo delle fiamme.
La siccità è monitorata dal Dipartimento statale per la Conservazione ambientale (NYSDEC), che segnala uno stato di allerta in quasi tutto il territorio, ad eccezione della città di New York e della contea di Westchester. Dodici contee, distribuite tra la regione degli Adirondack e quella del Southern Tier, sono invece passate a un livello di “allarme siccità”, che comporta la raccomandazione di ridurre i consumi idrici. Il Dipartimento ha diffuso un elenco di buone pratiche per limitare gli sprechi, come l’irrigazione controllata dei giardini, la riparazione delle perdite domestiche e il riutilizzo dell’acqua piovana.
Misure simili erano già state adottate in passato durante periodi di siccità prolungata: nel 2020, per esempio, un divieto di accensione fuochi era stato introdotto per diverse settimane in alcune contee settentrionali. Quest’anno, tuttavia, la restrizione riguarda l’intero Stato, segno di una condizione di aridità più estesa e persistente. Alla scadenza del periodo di 14 giorni, le autorità valuteranno se prorogare o revocare il provvedimento in base all’evoluzione meteorologica e al livello di rischio residuo.