Per più di un secolo le carrozze a cavallo hanno rappresentato uno dei simboli di Central Park. All’inizio erano un privilegio per pochi, poi sono diventate un’attrazione turistica che ha contribuito all’immaginario romantico di New York. Ma la convivenza con un parco che oggi riceve oltre 40 milioni di visitatori all’anno si è fatta sempre più complicata, e ciò che un tempo era considerato un segno di fascino adesso è visto da molti come un problema di sicurezza e di benessere animale.
La questione è tornata al centro del dibattito già alcune settimane fa, quando la Central Park Conservancy aveva annunciato il proprio sostegno al cosiddetto Ryder’s Law. Per la prima volta l’organizzazione che gestisce il parco aveva preso posizione, sottolineando come le carrozze non fossero più compatibili con la realtà di uno spazio attraversato ogni giorno da ciclisti, pedoni e mezzi elettrici. Nel presentare la sua scelta, la presidente Betsy Smith aveva citato episodi recenti di incidenti e difficoltà di gestione dei cavalli, oltre ai costi per la manutenzione delle strade interne già segnate dal passaggio delle carrozze.
La Ryder’s Law, dal nome del cavallo crollato a terra e poi morto nel 2022, prevede la sostituzione delle carrozze tradizionali con versioni elettriche. Secondo i dati diffusi due anni fa, sette cittadini su dieci si dicono favorevoli alla misura.
Il sindaco Eric Adams, intervenuto pubblicamente il 17 settembre, ha rilanciato il sostegno alla norma, firmando un ordine esecutivo che prepara il terreno all’uscita graduale del settore. Nel documento si prevede la restituzione volontaria delle licenze da parte dei vetturini, programmi di riqualificazione per trovare nuove occupazioni e un rafforzamento dei controlli fino all’approvazione della legge. Con una lettera formale, Adams ha anche chiesto al Consiglio di accelerare l’iter, evitando i consueti tempi di attesa.
Dietro la pressione politica ci sono episodi anche legati alla salute degli animali: negli ultimi anni non sono mancati incidenti in cui cavalli si sono feriti o sono collassati durante il servizio, provocando allarme tra i passanti. Oltre al caso Ryder, che ha dato il nome al provvedimento, il mese scorso è morta un’altra cavalla, Lady, e in più occasioni alcuni animali in fuga hanno messo in pericolo conducenti, ciclisti e pedoni. Adams ha definito le carrozze «sempre più incompatibili con le condizioni di uno spazio verde urbano moderno», invitando il Consiglio a intervenire.
La questione non riguarda soltanto New York. Altre grandi città, come Londra e Parigi, hanno progressivamente ridotto o eliminato l’uso delle carrozze in spazi pubblici, segnalando un cambio culturale nel rapporto tra turismo e animali. Per la città americana, il dibattito si intreccia con il valore simbolico del parco e con la resistenza di una tradizione lunga oltre 150 anni. Resta ora da capire se il Consiglio comunale sceglierà di approvare la legge e quando, ma il destino delle carrozze sembra segnato.