Il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno presentato la prima Giornata Nazionale degli Abiti Storici, istituzionalizzata con la legge 59/2025, intervenendo a una conferenza stampa che ha formalizzato un importante passo verso la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico italiano.
L’evento, tenutosi a Roma presso il Museo delle Civiltà, ha messo in luce l’11 Novembre – data dedicata alla nuova ricorrenza – non tanto come mera celebrazione dell’abito storico quanto nei termini di un vero e proprio viaggio, scandito da storie, tradizioni, artigianato e identità culturale, attraverso l’Italia.
Il testo normativo individua nel Ministero del Turismo l’ente cardine per l’implementazione delle disposizioni nella realtà concreta, attraverso apposite strutture, e il suo nucleo funzionale (articoli 3, 4, 5) istituiscono i meccanismi operativi del Comitato Scientifico per la certificazione, degli Elenchi Nazionali per il censimento ufficiale e della Giornata Nazionale per la promozione.
“L’abito storico non deve essere visto come un semplice reperto museale, ma come un codice identitario vivo e dinamico, che allaccia le nostre antiche tradizioni artigianali con le prospettive del mercato internazionale – ha affermato il ministro Santanchè –. Questa giornata offrirà quindi ai turisti di tutto il mondo un’opportunità speciale per conoscere e apprezzare la cultura degli abiti storici, in quanto elemento distintivo del Made in Italy e vettore strategico di attrazione turistica. D’ora in poi – ha aggiunto Santanchè –, l’11 Novembre è un ulteriore invito a esplorare le radici della nostra identità culturale e a scoprire la bellezza che si cela nei dettagli degli abiti storici, nei cui tessuti si legge un pezzo della trama della nostra storia. Oggi è una giornata molto importante che ci ricorda come in un mondo in cui dall’intelligenza artificiale ai social tutto diventa virtuale, è assolutamente fondamentale ricordarsi da dove si viene per capire e decidere dove vogliamo andare, e gli abiti storici sono la testimonianza di chi siamo e di quali sono le nostre radici. Da adesso in poi, l’11 Novembre è un momento particolarmente significativo per il turismo italiano, perché darà la possibilità di andare nei piccoli borghi, nelle aree interne, nelle isole minori, che sono culle, custodi, laboratori del nostro meraviglioso patrimonio artigianale, manifatturiero, artistico e identitario. E non è soltanto una questione di appartenenza: questa iniziativa mette in luce anche cosa sono capaci di fare gli italiani con le proprie mani, con sapienza e con creatività che sono piena espressione del genio italiano. L’abito storico – ha concluso il ministro – è la nostra storia che si indossa, un investimento sul domani della Nazione, un simbolo di orgoglio e passione che ci unisce tutti all’interno di un ordito ricco, raffinato e variopinto che è l’Italia”.
“È una giornata simbolica perché riunisce tante cose belle del nostro Paese, che è il Paese della bellezza, una bellezza che va coltivata sin dai nostri giovani, nelle nostre scuole, e non c’è abito storico che non sia espressione della bellezza – ha dichiarato il ministro Valditara –. In Italia, abbiamo 60 istituti superiori con 80 mila ragazzi che si occupano di moda, e molti di questi si dedicano al restauro e alla replica dell’abito storico. Per farlo – ha detto il ministro –, ci vuole creatività, e un’industria che sappia lavorare in modo perfetto, ma ci vuole anche passione e senso della comunità, senso di appartenenza e consapevolezza della propria identità. Una giornata come questa serve per ricostruire e imparare il nostro passato, portarlo a conoscenza della gente, di chi viene a visitare l’Italia. Nessuna comunità – ha concluso Valditara – può avere un grande futuro se non è consapevole del proprio passato, se non ha radici solide”.
Il ministro del Turismo ha, inoltre, ricordato che, a partire dal 2026, il dicastero stanzierà 550 mila euro annui per sostenere iniziative locali.
Inoltre, l’11 novembre, la Rai manderà in onda uno spot istituzionale e uno speciale dedicato su Rai Play, Rai 5 e Rai Cultura.
Ulteriori iniziative prevedono che attraverso percorsi di studio ed eventi, le scuole potranno giocare un ruolo fondamentale nel trasmettere conoscenza e amore per questa parte della cultura nazionale, coinvolgendo i giovani nella riscoperta dell’arte manifatturiera italiana.
Alla conferenza, è intervenuta anche la senatrice Anna Maria Fallucchi, prima firmataria della legge sulle manifestazioni in abiti storici.
Il Museo delle Civiltà ospiterà una mostra dedicata agli abiti storici, rappresentativa di tutte le Regioni, fino a martedì 11 novembre incluso, mentre sull’intero territorio italiano si svolgeranno iniziative locali che vedranno protagoniste le comunità locali, creando un’atmosfera di festa e di celebrazione della nostra storia.




