Dopo aver esplorato le fondamenta del coding e il suo impatto nella nostra vita quotidiana nel primo articolo, oggi continuiamo l’analisi con un’intervista esclusiva a Mike Pell, Envisioneer e Direttore presso Microsoft Garage. Pell condivide la sua visione sul futuro del coding, l’integrazione dell’intelligenza artificiale e come strumenti innovativi come GitHub Copilot stiano trasformando il panorama dello sviluppo software.
Microsoft Garage è un’iniziativa di Microsoft che promuove l’innovazione e la sperimentazione, offrendo a sviluppatori, designer e ricercatori la libertà di esplorare idee al di fuori dei progetti tradizionali.
“The Garage” non è solo uno spazio fisico, ma un vero laboratorio d’innovazione dove gli appassionati di tecnologia possono dare vita a soluzioni all’avanguardia.
L’obiettivo principale è incoraggiare la creatività e l’apprendimento continuo, permettendo ai dipendenti di sperimentare senza la pressione di ottenere subito un prodotto commerciale.
In questo ambiente dinamico, Mike Pell rappresenta una figura chiave. “La parola Envisioneer,” mi ha spiegato, “è formata da due parti: Envisioning, che significa immaginare, guardare al futuro e pensare a idee interessanti, ed Engineer, perché ne conosco abbastanza di ingegneria da essere in grado di dare vita a queste idee molto rapidamente.”
Essere un Envisioneer, quindi, significa unire la visione creativa alle competenze tecniche necessarie per trasformare queste idee in realtà tangibili. Questa combinazione di immaginazione e abilità ingegneristiche rende il suo ruolo non solo stimolante, ma profondamente gratificante.
Mike Pell e il team di Microsoft Garage supportano così molti clienti Microsoft nello sviluppo di nuove idee e nella realizzazione di progetti innovativi. “Per me è un’opportunità davvero rara poterli aiutare a immaginare nuove idee e a capire come realizzarle rapidamente,” ha detto Mike.
Durante il nostro incontro ho chiesto a Mike Pell quale fosse il modo migliore per avvicinarsi all’intelligenza artificiale, soprattutto per chi è alle prime armi. Pell ha risposto con semplicità e chiarezza: “Il modo migliore per iniziare, è semplicemente iniziare.” Ha poi spiegato: “Dico sempre alle persone di non seguire corsi o tutorial, ma di aprire Microsoft Copilot, ChatGPT o qualsiasi altra AI preferiscano e di fare delle domande, come se le facessero a un amico o a un collega di fiducia.”
Questo approccio hands-on, secondo lui, rende l’apprendimento più naturale ed efficace rispetto a metodi più tradizionali e strutturati.
“Penso che si possa andare molto più lontano ed imparare molto di più semplicemente avendo una normale conversazione con l’AI, piuttosto che cercare di seguire un corso ed imparare come essere un grande prompt engineer fin dall’inizio,” ha detto. “Si tratta di competenze molto preziose ed è bene imparare di più sul prompting, ma il modo migliore per iniziare è interagire direttamente con questi sistemi.”
Secondo Mike Pell, è importante iniziare a sperimentare con l’AI facendo domande semplici, senza preoccuparsi di diventare subito esperti nel creare istruzioni perfette. I prompt engineer, infatti, sono professionisti che sanno come formulare le domande nel modo migliore per ottenere risposte precise e utili dall’AI, ma Pell consiglia di non complicarsi troppo la vita fin dall’inizio.
Per coloro che invece hanno già competenze in questo settore, Mike ritiene che sia semplice rimanere aggiornati, nonostante sia un campo in continua evoluzione, proprio perché costantemente sotto i riflettori. “Tenersi aggiornati può essere semplice, basta iniziare a seguire persone e gruppi interessanti che parlano di intelligenza artificiale. L’IA è costantemente al centro dell’attenzione, quindi non è difficile trovare nuovi articoli su ciò che sta accadendo, ma penso anche che sia bene tenere d’occhio alcuni dei leader del settore per vedere di cosa stanno parlando.”
Mike Pell è convinto che l’intelligenza artificiale abbia avviato una vera e propria rivoluzione nel mondo della programmazione.
“Beh, come tu ed io abbiamo discusso, c’è stata un’evoluzione significativa rispetto ai vecchi tempi, quando per programmare era necessario avere davanti tutti i libri di riferimento per il linguaggio di programmazione che si stava utilizzando, ed era difficile trovare esempi.
Poi le cose sono cambiate: gli esempi sono diventati molto più accessibili e le persone hanno iniziato a fare ricerche di base sul web per trovare piccoli frammenti di codice o esempi di programmi funzionanti da testare.
Successivamente, c’è stata una sorta di ascesa di forum online, dove i programmatori potevano fare domande e ricevere risposte da altri sviluppatori, diventando uno dei modi più comuni per cercare supporto.
Poi, con l’evoluzione dei motori di ricerca, come Google e Bing, che hanno iniziato a indicizzare tutte queste conversazioni, è diventato spesso più rapido fare una ricerca piuttosto che scandagliare manualmente tutti i contenuti dei forum.
Di recente, il panorama è cambiato ancora una volta con l’arrivo di strumenti come ChatGPT, Copilot e altri assistenti AI. Ora, mentre si programma nel proprio ambiente di sviluppo, non si ottengono solo frammenti di codice o risposte alle domande, ma un supporto attivo e assistenza in tempo reale, che si tratti di scrivere codice o di individuare bug.
È stata una vera rivoluzione passare dai tempi in cui si aveva bisogno dei manuali fisici a quelli in cui è possibile ricevere un’assistenza così avanzata direttamente mentre si codifica.”
Inoltre, ho chiesto a Mike in che modo, secondo lui, GitHub Copilot abbia influenzato positivamente lo sviluppo dei progetti in Microsoft. Questo strumento sta trasformando il modo in cui scriviamo codice: non è solo un suggeritore automatico, ma un vero e proprio assistente che accelera lo sviluppo e riduce gli errori. Integrato in ambienti di sviluppo come Visual Studio Code, Copilot sfrutta algoritmi avanzati per comprendere il contesto del lavoro e proporre soluzioni mirate, permettendo agli sviluppatori di focalizzarsi maggiormente sugli aspetti creativi e strategici dei loro progetti.
Approfondendo il discorso, Pell ha condiviso: “Nel coding si spende molto tempo per creare cose da zero. Tutti cerchiamo esempi e proviamo ad utilizzare modelli da cui partire, ma ciò che Copilot ha fatto in GitHub è che ha permesso di generare molto rapidamente un mucchio di codice in modo da non doverlo fare manualmente. Tutti noi eravamo abituati a ricercare questi esempi e a copiare e incollare, mentre ora GitHub Copilot può aiutarci a generarne direttamente alcuni.”
GitHub Copilot ha significativamente incrementato la produttività all’interno di Microsoft. In passato, una grande parte del tempo veniva spesa nella ricerca di esempi di codice o nella scrittura manuale di soluzioni comuni. Con Copilot, è possibile generare rapidamente blocchi di codice che vengono poi raffinati e integrati nei progetti, risparmiando tempo prezioso. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza della supervisione umana: nonostante l’automazione, il coinvolgimento umano è fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità del codice prodotto.
“È comunque necessario controllare il codice generato, c’è ancora bisogno della componente umana nel ciclo. Bisogna ancora prestare attenzione a ciò che è stato fatto e assicurarsi che sia giusto e che faccia tutto ciò che ci si aspetti, ma c’è un tale risparmio di tempo nel fare alcune delle cose di base. Proprio come molte altre cose che facciamo con l’IA, essere in grado di avere un inizio così immediato e risparmiare così tanto tempo fin dall’inizio è un enorme progresso.”
Secondo Pell, l’intelligenza artificiale non è una minaccia, bensì uno strumento per potenziare le proprie capacità. L’IA può automatizzare compiti noiosi e ripetitivi, permettendoci di concentrarci sulla creatività, che rimane sempre un elemento indispensabile nel nostro lavoro. Questo approccio positivo incoraggia i programmatori a sfruttare le potenzialità dell’AI per ampliare le proprie competenze e raggiungere nuovi traguardi professionali.
“L’intelligenza artificiale aiuterà ad automatizzare alcuni compiti molto noiosi, ma la parte che non scomparirà mai è la creatività. È questa la chiave.
Quindi ricordate che se state per entrare in campi come data science o computer science, oppure in un settore in cui sentite che l’IA potrebbe influire sul vostro lavoro, non guardatela come una minaccia, guardatela come un modo per potenziare le vostre capacità.
Per ottenere nuovi ‘superpoteri’ che forse non avreste mai raggiunto perché non era un settore che vi interessava o in cui non eravate molto bravi. E ora avete un fantastico copilota di fiducia che vi accompagna e vi aiuta a fare tutte queste nuove cose.
È un momento molto emozionante.”
Guardando avanti, Mike Pell è incredibilmente ottimista riguardo le prospettive del coding e dell’intelligenza artificiale.
“Sono tempi davvero entusiasmanti quelli che stiamo vivendo. In tutto il tempo in cui ho lavorato nell’industria informatica non abbiamo mai avuto così tante innovazioni in una volta sola. Sembra che ogni giorno ci siano nuovi progressi che non eravamo sicuri sarebbero mai avvenuti. E ora sono quasi un dato di fatto, quasi ci aspettiamo che l’impossibile diventi realtà. Quindi mi piace il fatto che ci sia così tanta innovazione, così tanta sperimentazione e così tanti progressi in un lasso di tempo così breve. Sarà molto emozionante vedere cosa succederà e probabilmente non si può nemmeno immaginare fino a che punto si arriverà.”
Pell prevede una crescente collaborazione tra sviluppatori e strumenti di AI, che continuerà a spingere i confini di ciò che è possibile, aprendo nuove opportunità e trasformando radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare.
L’intervista con Mike Pell rafforza quanto discusso nel primo articolo: il coding non è una moda passeggera, ma una competenza fondamentale in continua evoluzione grazie all’innovazione tecnologica.
Per i lettori di Spazio Coding, il messaggio è chiaro: investire nell’apprendimento del coding e nell’adozione delle nuove tecnologie di IA rappresenta una strada sicura verso un futuro professionale ricco di opportunità e innovazione. Mike Pell ci ricorda che, nonostante le sfide, la creatività e l’ingegnosità umana rimarranno sempre al centro dell’evoluzione tecnologica.
Un sentito ringraziamento a Mike Pell per aver condiviso il suo tempo, la sua esperienza e la sua visione con noi. La sua prospettiva offre spunti preziosi su come affrontare le sfide e sfruttare le opportunità nell’era dell’intelligenza artificiale e del coding avanzato. La sua testimonianza è un esempio ispiratore di come la combinazione di visione, ingegneria e apertura all’innovazione possa guidare il settore tecnologico verso un futuro promettente e ricco di possibilità.