Classe 1973, nato e cresciuto in Sicilia, Salvatore Lo Castro, meglio noto come “Chef Salvo”, ha iniziato il suo straordinario percorso culinario in un affascinante borgo ai piedi dell’Etna: Linguaglossa. Qui, sin da giovane ha esplorato con passione una cucina ricca e variegata, che, pur mantenendo salde radici nella tradizione del sud Italia, si è distinta per la sua poliedricità e creatività. L’avventura di Chef Salvo lo ha poi portato nella vibrante città di Roma, dove ha avuto l’onore di servire i suoi piatti preferiti ai Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il grande salto è avvenuto con il suo ingresso nella scena culinaria della Grande Mela, dove ha saputo conquistare i palati di celebrità internazionali come Naomi Campbell e Tom Cruise, grazie alle sue ricette autentiche e innovative. Ed ora, immerso nella vibrante e pulsante metropoli di New York, Chef Salvo ha deciso di cimentarsi in un nuovo e avvincente progetto: l’apertura di Casa Salvo. Questo nuovo e incantevole coffee shop promette di essere il rifugio perfetto per gli amanti della vera cucina italiana. L’inaugurazione è avvenuta il 13 maggio, nell’Upper West Side di New York, al 473 di Amsterdam Avenue.
Che cosa ti ha spinto a diventare chef?
All’inizio non avevo una chiara idea di cosa volessi fare nella vita. Non brillavo a scuola e cercavo di capire quale fossero le mie aspirazioni. Ho iniziato a lavorare in cucina quasi per caso, e pian piano ho scoperto che era il luogo dove mi sentivo veramente a mio agio. Poi ho deciso di seguire il mio istinto e ho frequentato la scuola alberghiera. È stato lì che ho capito che la cucina non era solo una professione, ma una vera passione. È come se avessi trovato finalmente il mio posto nel mondo. L’arte culinaria richiede molto studio, perché non si tratta solo di cibi ma anche di chimica per far funzionare gli ingredienti e dare un senso ai diversi gusti. La mia passione per la cucina dura da 35 anni, e ancora non si è affievolita.
C’è stato un momento preciso della tua carriera in cui hai deciso di inseguire il sogno americano che poi ti ha portato qui, a New York?
Sì, c’è stato un momento particolare che ha cambiato tutto. Tre anni fa ho incontrato una persona speciale che mi ha fatto capire che forse New York sarebbe stata la mia destinazione. È stata una di quelle intuizioni che ti colpiscono all’improvviso e non puoi ignorarle. Anche se la mia vita ha preso una piega diversa da allora, ho deciso di seguire quella strada. È stata una decisione coraggiosa, ma sono grato di averla presa. Entrare in questo viaggio e accettare una sfida così grande quando si avvicinano i cinquant’anni non è una scelta comune. Di solito, a questa età, la gente pensa alla pensione, ma io ho sentito che era il momento di ricominciare da capo. Così, un anno e mezzo fa, ho fatto il grande passo e sono arrivato qui. Devo ammettere che all’inizio è stato difficile. Ma poi ho aperto la mia prima attività come chef privato, organizzando eventi e cene per persone di grande rilievo. La voce ha cominciato a diffondersi e ora ho clienti non solo a New York, ma anche in Connecticut, Washington, Miami, Chicago, Los Angeles e in Texas. Il sogno americano è ancora vivo, perché se ti impegni e dimostri il tuo valore, qui ci sono grandi opportunità di crescita.
Sei conosciuto come lo Chef delle Celebrities, ricordi la prima star alla quale hai presentato i tuoi piatti?
Sono siciliano, e ho trascorso anni lavorando come chef in alcuni tra i più prestigiosi hotel di Taormina come il Mazzaro Sea Palace, Hotel Timeo e il San Domenico. Durante l’estate, la città si riempiva di celebrità da ogni parte del mondo. La prima volta che ho avuto l’onore di cucinare per una celebrità è stato davvero emozionante. Ero a Taormina, in Sicilia, e il mio cuore batteva forte mentre preparavo il pasto per Naomi Campbell. Ricordo che ero nervoso, ma allo stesso tempo eccitato dall’opportunità di condividere la mia cucina con una persona così famosa. Da allora, ho avuto l’opportunità di preparare i miei piatti per molte altre celebrità come Tom Cruise, Nicole Kidman, Gloria Gaynor, Martin Scorsese, ma quel momento rimarrà sempre speciale per me. Il mio segreto è preparare ogni cibo secondo i desideri del mio cliente. Non ho una cucina standard, sono un po’ “il tuo sarto in cucina” ed è forse anche per questo che vengo scelto.
Hai parlato delle tue origini siciliane. Quanto ha influito la tua tradizione culinaria, legata al sud Italia, nelle tue ricette? La porti con te anche negli Stati Uniti?
Ho avuto la fortuna di nascere nella costa ionica della splendida Sicilia, dove l’Etna domina il paesaggio accanto al mare. La Sicilia è la mia terra e la mia cucina porta sempre il segno dei suoi sapori, profumi e tradizioni. Dalla carne dei monti Nebrodi, al pesce, ai prodotti freschi di stagione, è un’esplosione di sensazioni gustative. La mia cucina trae ispirazione dal Mediterraneo, con tocchi di influenze spagnole, greche e medio orientali. Il Mediterraneo è il mio elemento, con tocchi di influenze spagnole, greche e medio orientali che rimandano ad una tradizione culinaria essenziale e unica. Questi elementi li ho portati con me anche negli Stati Uniti, dove i miei cibi vengono apprezzati proprio per la semplicità della loro elaborazione. Lascio che ogni ingrediente riveli il suo sapore naturale, come il sale, l’acqua e il sole che già fanno parte di esso. È semplicemente straordinario.
Ed è proprio qui a New York che potremo godere di una parte della tradizione italiana grazie all’apertura delle tue nuove coffe shop e market: Casa Salvo. Parlami di questo nuovo entusiasmante progetto, in cosa si differenzia rispetto agli altri?
A febbraio, Casa Salvo era solo un’idea, un sogno che germogliava nella mia mente. Successivamente questo progetto ha iniziato ad essere sempre più concreto, anche grazie al fatto che sono stato attorniato da persone straordinarie che hanno creduto fortemente nella sua realizzazione. Ovviamente ci sono stati anche momenti difficili, ma sono stati superati grazie alla pazienza e all’entusiasmo di offrire un luogo che potesse essere un’autentica oasi di ospitalità italiana. Il nome, Casa Salvo, deriva dalla mia prima attività qui a New York, come chef privato, in cui organizzavo dei catering personalizzati direttamente a casa dei clienti. Da questa esperienza ho pensato che fosse arrivato il momento di “ospitare” i clienti direttamente a “casa” dello Chef Salvo. Ho dunque deciso di creare un coffee shop in cui proprio un nuovo marchio di caffè rappresenti non soltanto il gusto della tradizione italiana ma anche un momento di convivialità. Attraverso questo progetto, il mio più grande desiderio è di far sentire alle persone di essere davvero in Italia, e un po’ anche in Sicilia. Non voglio solo offrire loro prodotti come caffè, pasta, mozzarella o burrata, ma anche un’accoglienza calorosa e autentica, tipicamente italiana. Voglio che i nostri visitatori si sentano immersi nelle vivaci strade di Napoli o nei colorati mercati di Palermo, circondati da una selezione attentamente curata di prodotti italiani. Ma soprattutto, voglio offrire un’esperienza che vada oltre la semplice degustazione, che li inviti a esplorare e celebrare la ricchezza della tradizione italiana anche oltreoceano.
Quali preziosi consigli potresti offrire ai giovani appassionati che desiderano intraprendere una carriera in questo settore e aspirano a raggiungere traguardi internazionali?
Parlo con il cuore in mano. Ai ragazzi, voglio trasmettere un consiglio che viene dall’esperienza, il mio errore è stato sottovalutare l’importanza dello studio. Capisco ora quanto avrei potuto raggiungere prima, se solo avessi compreso prima questa verità. La cucina per me è molto più di una professione, è un’arte che richiede costante impegno, apertura mentale e la voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Anche sbagliando si impara, anzi, direi che è proprio da lì che si trae la maggiore crescita. Non è tutto glamour come si vede sui social media; c’è una parte molto reale e impegnativa, quella di soddisfare clienti estremamente esigenti. È la passione che ti fa andare avanti, che ti spinge a mettere alla prova le tue capacità ogni giorno. Studiare, sperimentare e apprendere dagli altri sono elementi fondamentali per crescere e migliorare. E, soprattutto, non bisogna temere di osare e di tracciare la propria strada, anche se può sembrare difficile. Con determinazione e impegno, si possono superare ogni ostacolo e raggiungere traguardi incredibili. Io stesso, a 51 anni, sento di avere ancora tanto da imparare, perché ogni giorno è una nuova avventura in cucina. Sarò sempre un cuoco, finché sentirò il desiderio di creare qualcosa di straordinario ogni giorno della mia vita.