Una vita estremamente movimentata, quella della stilista italo-americana Benedetta Maria Ferraro, newyorkese di nascita ma italiana d’adozione. Recentemente premiata al Premio Semplicemente Donna nella categoria Imprenditoria per il sociale, Benedetta Maria Ferraro ha attraversato moda, sport e impegno civile con la stessa energia con cui attraversa il mondo, da un aereo all’altro, senza mai fermarsi.
«Nei rari momenti di calma — racconta — mi dedicavo allo studio della medicina. Ma poi, in una fabbrica di New York, sono stata travolta dalla passione per il disegno». Da lì, l’approdo naturale al design di abbigliamento: collaudando estetica e immagine, ha trovato la sua strada creativa. Oggi sfoggia una laurea in Fashion Design conseguita negli Stati Uniti, e una linea di abiti essenziali, altamente femminili, pensati per ogni occasione, anche i gran galà serali.
Ma la sua mente va oltre l’apparenza. La moda è solo un tassello di un puzzle più grande. Perché il sociale è nel suo DNA. Con la B&M Ferraro Foundation NYC, Benedetta Maria Ferraro sostiene donne in difficoltà economica o disoccupate, aiutandole a ritrovare fiducia in sé stesse. «L’indipendenza si può raggiungere — dice — se si costruisce una rete di supporto. Si parte dalla donazione di un abito, ma si arriva a qualcosa di molto più profondo.»
L’associazione è attiva anche nel campo sportivo e ospedaliero: regala giocattoli e uova di Pasqua ai bambini cardiopatici ricoverati negli ospedali e nelle scuole palermitane. Con il marito Maurizio Pezzati, nel 2019 ha fondato la squadra femminile di calcio A11 e A5 ASD B&M Ferraro New York City, formata da ragazze con difficoltà economiche. Nessuno sponsor, tutto autofinanziato. Un atto d’amore.
«Il nostro programma sportivo, educativo e sociale è nato per offrire un’attività pomeridiana gratuita ai bambini provenienti da famiglie meno agiate. Sport, socialità, solidarietà: così crescono i valori». L’obiettivo? Valorizzare le differenze e accompagnare i più piccoli in un percorso di crescita sano — fisico, intellettivo e relazionale.
Non sorprende che sia stata nominata Ambasciatrice di Costruiamo Gentilezza (Cort et Amor) e premiata come Donna Siciliana 2024.
Davanti a noi, nel suo volto solare e biondo, rivendica con fierezza le sue radici americane e il suo amore per l’Italia.
Com’è, per lei, la Grande Mela?
Ah… la mia “Grande Mela”! Una bellissima opportunità lavorativa. Un’occasione per i giovani. Ho aperto uno Sporting Club e anche una fabbrica dove realizziamo abiti per giovani donne e signore. La nostra missione è sostenere le donne, aiutandole a coltivare la passione per lo sport e per la sartoria.
New York è casa, insomma.
Sììì, yes! E non la cambierei per nulla al mondo. La amo profondamente.
I suoi occhi brillano. E parlando di sogni… New York è il posto dove si realizzano davvero?
Assolutamente. È un mondo a parte. Vi invito a venire a trovarci. Qui si costruiscono sogni, togliendo ogni ostacolo.
Un pensiero sull’elezione di Donald Trump?
A dire il vero, sono contenta. Lo reputo un combattente, una grande persona. Fa ciò che dice. Anche Kamala Harris è una grande donna: nonostante il poco tempo per affermarsi, ha dimostrato coraggio. E spero davvero che presto una donna possa diventare Presidente degli Stati Uniti.
Entriamo nel cuore della moda. Come sono i suoi abiti americani?
Ispirati alla bandiera americana: bianco, blu e rosso. Capi ampi e vistosi, molto creativi. Con un pizzico d’orgoglio, li ritengo meravigliosi. Invito chiunque a venirli a vedere e toccare con mano.
Chi sono più eleganti: le italiane o le americane?
Oddio… se parliamo di eleganza, le italiane vincono a mani basse! Però, anche le donne americane, indossando i miei abiti e con il giusto lavoro d’immagine, possono vestirsi benissimo. Ogni donna è diversa, e la moda serve proprio a valorizzare ogni unicità.
Presidente di una squadra di calcio femminile in Sicilia e a New York. Lo sport per lei è fondamentale.
Assolutamente. Tiene lontano dalle dipendenze, dal bullismo e dalla violenza, anche quella sulle donne. Aiutandoci reciprocamente, troviamo tempo per allenare mente e corpo, per socializzare. Non smetterò mai di ripeterlo: lo sport è la miglior medicina.
Si divide tra l’amatissima New York e la Sicilia…
E non solo! Il mondo è grande, e io voglio viverlo tutto.
Ma anche l’Italia le è rimasta nel cuore. Che emozione ha provato a ricevere il Premio Semplicemente Donna a Castiglion Fiorentino?
Un’emozione bellissima. Parlare della mia professione e dei valori in cui credo, davanti a tutte quelle persone, è stato indimenticabile. Ringrazio Angelo Morelli, Chiara Fatai e tutto lo staff per la loro professionalità. È stato un vero piacere partecipare.
Vuole aggiungere qualcosa?
Thank you very much, e complimenti a lei per il suo bellissimo sorriso.
Il mio sorriso? Somiglia per caso a Smile, cantato da Noa?