Bellanova Beauty Lab: l’arte della bellezza italiana conquista New York

Magda Bellanova porta un connubio di innovazione e tradizione nel settore estetico

“Ho sempre creduto che la bellezza sia un’arte che nasce dalla cura e dall’attenzione ai dettagli. Quando ho immaginato Bellanova Beauty Lab, volevo creare uno spazio che fosse più di un semplice centro estetico: un luogo dove le persone potessero sentirsi accolte, coccolate e valorizzate. Per me, ogni trattamento è un viaggio personalizzato, che unisce tecniche all’avanguardia e il calore dell’approccio umano. Vedere la soddisfazione negli occhi dei miei clienti è ciò che mi ispira ogni giorno”

Magda Bellanova, è una giovane imprenditrice veneta che sin da bambina ha nutrito una fortissima passione per l’estetica. Dopo cinque anni di esperienza nell’ambito delle tecniche olistiche della skincare in Italia, all’età di 24 anni ha deciso di dare una svolta alla sua vita trasferendosi a New York. Nella grande mela, si forma frequentando la prestigiosa scuola di Estetica Christine Valmy International School, ottenendo in breve tempo le certificazioni necessarie nella specializzazione in facials e skincare. Questa nuova sfida, porta Magda a sperimentare le nuove tecniche estetiche acquisite presso lussuose boutique skincare spa e importanti studi dermatologici, portandola a conoscere meglio l’esigente clientela americana fino al raggiungimento del suo sogno: aprire un proprio centro estetico a New York. Abbiamo intervistato Magda per il IlNewyorkese.                                                                                                                                  

Ciao Magda, come è nata la tua passione per l’estetica e come ti ha guidata nel prendere la decisione di trasferirti a New York?

«Sono nata e cresciuta nella provincia di Vicenza, in Italia, dove ho lavorato come estetista per circa cinque anni. L’estetica è stata da sempre la mia più grande passione. Successivamente, grazie a un’opportunità professionale che mio marito ha ricevuto, ci siamo trasferiti a New York. In Italia avevo già completato la scuola di estetica e lavoravo come professionista, così inizialmente speravo di poter convertire la mia licenza per iniziare subito a lavorare. Ho scoperto successivamente che la mia licenza era valida solo nell’Unione Europea, quindi ho dovuto iscrivermi a una scuola di estetica a New York. In realtà quella che sembrava una difficoltà sul mio percorso, si è rivelata essere un’incredibile opportunità. La scuola è stata eccellente, durante i sei mesi di percorso formativo per ottenere una nuova licenza, ho avuto modo di aggiornarmi con molte tecniche nuove, capire meglio l’approccio americano, confrontarmi con tante professioniste.  Mi ha preparato in modo completo per affrontare il settore negli Stati Uniti.»

Affrontare una nuova vita, con regole lavorative diverse e una clientela completamente nuova non sarà stato facile, come hai gestito questo cambiamento e quali sono state le difficoltà più grandi che hai dovuto superare?

«Una volta acquisita la licenza dello Stato di New York, ho iniziato lavorando in diverse spa e centri estetici. Il mio campo di specializzazione è la skin care con un focus sui trattamenti per il viso, ringiovanimento della pelle, trucco semipermanente e laser.  Sicuramente il modo di lavorare qui è molto diverso da quello italiano. Qui è tutto altamente specializzato e settoriale, il che è positivo, ma all’inizio lo trovavo un po’ limitante rispetto all’approccio più creativo e a tuttotondo che avevo in Italia. Ho cambiato diversi lavori nei primi anni per trovare il mio posto, provando esperienze in centri estetici più piccoli, in hotel, e persino in uno studio dermatologico. Quando sono arrivata a New York, i primi anni sono stati durissimi. Ho dovuto imparare una nuova lingua, adattarmi a una nuova cultura e costruire tutto da zero. Nel frattempo, osservavo attentamente, cercando di capire i meccanismi del lavoro. Questo mi ha permesso di ampliare le mie competenze e anche conoscere meglio la clientela americana. Sicuramente non è stato un periodo semplice ma senza dubbio molto formativo. È stata una fase di esplorazione e studio, durante la quale ho definito il mio target di clientela e maturato l’idea di come volevo che fosse il mio salone.»

E poi è arrivato il fatidico momento in cui hai deciso di aprire il tuo centro Bellanova Beauty Lab, qual è stata la sfida più grande che hai affrontato?

«Aprire il mio salone è stata una vera sfida. Un viaggio intenso fatto di determinazione. Dopo anni di esperienza, ho capito che era arrivato il momento di rischiare e di fare qualcosa di mio. Ci sono voluti tempo e risorse per scegliere il posto giusto, acquistare le attrezzature e ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Questa decisione è stato il mio modo di dire: “Adesso basta, gioco il tutto per tutto”. Non sapevo che lo avrei fatto a New York, ma è sempre stato un mio desiderio. Ho sempre voluto essere un’imprenditrice e offrire i miei servizi. Dopo sei anni, nel 2018, ho finalmente aperto il mio centro estetico. Direi che una delle cose più difficili è stata trovare il posto ideale. La scelta del quartiere è stata cruciale: volevo un luogo che rappresentasse il perfetto equilibrio tra autenticità e raffinatezza. Così, dopo una ricerca approfondita, ho scelto Cobble Hill, una perla nascosta sotto il quartiere di Brooklyn Heights. Ho scelto quest’area perché Cobble Hill è una combinazione della pittoresca bellezza tipica di un quartiere e dell’atmosfera classica di New York, difficile da trovare altrove. Il quartiere è abitato da residenti di lunga data, nuove famiglie, professionisti e creativi in cerca di uno luogo in cui piantare le proprie radici, che rappresentava sostanzialmente anche la mia storia.»

La comunità italiana presente a New York, soprattutto di donne, ha avuto un ruolo nello sviluppo della tua carriera?

«All’inizio, lavorando come dipendente nei centri estetici di New York, mi affidavo principalmente alla clientela americana, che era già consolidata nei luoghi in cui lavoravo. Tuttavia, quando ho deciso di aprire il mio salone, la comunità italiana ha giocato un ruolo fondamentale nel mio percorso. Uno dei passi più importanti è stato unirmi aItalian Women USA, un gruppo straordinario di donne italiane che vivono negli Stati Uniti. Questa rete si è rivelata una risorsa preziosa per farmi conoscere e per creare connessioni autentiche. Grazie a loro, ho potuto organizzare promozioni mirate e attirare molte clienti italiane, che hanno risposto con entusiasmo al mio progetto. L’esperienza è stata incredibilmente positiva: ho trovato supporto, solidarietà e un senso di appartenenza che mi hanno dato una spinta incredibile. La comunità italiana è stata non solo un punto di partenza, ma anche una conferma di quanto sia potente il sostegno reciproco quando si tratta di costruire qualcosa di nuovo in un Paese straniero. Grazie a loro, sono riuscita a costruire una rete di persone che mi ha fatto sentire accolta e meno sola. È stato come trovare una famiglia lontano da casa, un supporto che ha reso questa città, all’inizio così distante e caotica, un luogo più familiare e vivibile. Piano piano, quell’iniziale senso di estraneità ha iniziato a dissolversi. Sentirmi parte di una comunità mi ha dato sicurezza e radici, aiutandomi a vedere New York non solo come un’opportunità lavorativa, ma come un posto che potevo finalmente chiamare casa.»

Quando hai capito di aver davvero realizzato il tuo sogno e quali consigli daresti a chi vuole seguire il tuo stesso percorso?

«ll momento in cui mi sono sentita davvero realizzata è stato l’anno scorso, dopo cinque anni di duro lavoro, quando ho assunto le mie prime dipendenti. È stato un passo davvero significativo: espandere il mio business, formare un team di professioniste, insegnare le mie tecniche e vedere crescere la mia clientela è stato il vero momento in cui ho pensato “ce l’ho fatta, sto costruendo qualcosa di grande”. Anche se ho delle collaboratrici, in prevalenza l’attività resta a conduzione familiare, un aspetto che la rende ancora più speciale per me. Per chi sogna di aprire un’attività come la mia, direi che è fondamentale fare una ricerca di mercato approfondita, indentificare le opportunità, specialmente in una città come New York, dove la competizione è altissima. Bisogna essere pronti a investire tempo e risorse per capire il business e le esigenze dei clienti. Un’altra cosa importante è avere pazienza e determinazione: il percorso non è facile, ma con la giusta preparazione è possibile realizzare il proprio sogno in una città che offre moltissime opportunità.»

Parlando proprio dei fattori che contraddistinguono la tua attività, quali pensi siano i principali elementi di differenziazione che rendono unico il tuo centro estetico?

«Direi che il senso di comunità nel quartiere gioca un ruolo fondamentale. Le clienti sostengono il salone con entusiasmo, creando un’atmosfera di benessere e fiducia. A questo si aggiunge il nostro tocco italiano, fatto di attenzione al cliente, cura personalizzata e un’alta professionalità. Un altro punto di forza è la combinazione di tradizione e innovazione nei trattamenti. L’anno scorso sono andata in Giappone per apprendere antiche tecniche antiche di massaggi viso, mentre in Europa dell’Est ho studiato le manovre del massaggio miofasciale. Questo mix di approcci nuovi e antichi rende la nostra offerta davvero unica. Ho notato differenze culturali: gli americani sono molto focalizzati sulla cura del viso e non esitano a investire in trattamenti avanzati, come anti-età e iniezioni estetiche. Gli italiani, invece, hanno un approccio più olistico alla bellezza, dando pari importanza a viso, corpo, manicure e depilazione. Qui a New York si percepisce una maggiore attenzione a una bellezza naturale, con un forte focus su skincare e benessere generale. Questo equilibrio tra estetica e salute è ciò che distingue davvero il nostro salone.»

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?  

«Vorrei espandere Bellanova Beauty Lab aprendo una nuova location e sviluppare una mia linea di skincare, che rispecchi la filosofia di cura e autenticità che porto avanti ogni giorno. Un aspetto a cui tengo molto è la formazione delle mie collaboratrici, condividere le competenze è fondamentale per la crescita del team e quindi dell’intero business rendendolo più solido e innovativo. Il settore beauty è in fortissima crescita, le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche stanno rivoluzionando le opportunità, rendendo questo mondo sempre più dinamico e stimolante. Il ruolo dell’estetista è molto cambiato, prima era un ruolo delegato alla cura personale. Essere un’estetista qui significa avere competenze di marketing, saper utilizzare gestionali avanzati, curare la comunicazione e prestare una grande attenzione ai dettagli, è essere un’imprenditrice.  Questa mentalità imprenditoriale valorizza il nostro settore e ne esalta il potenziale, trasformandolo in una professione che non si limita a prendersi cura delle persone, ma costruisce un’esperienza completa e memorabile. Adoro questa prospettiva: mi spinge a innovare e a credere ancora di più in ciò che faccio. Bellanova Beauty Lab ha l’obiettivo di creare uno spazio dove ognuno potesse sentirsi libero di trovare la propria bellezza.»

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Elide Vincenti

Laureata con lode in Letteratura Comparata e Arti dello Spettacolo presso la Sapienza di Roma, ha lavorato come Project Manager presso Italy-America Chamber of Commerce Southeast di Miami. Vive a New York, dove frequenta il corso di Master in Critical Journalism e Creative Publishing presso l’Università di New York, Parsons - The New School.

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