Siamo stati all’apertura della retrospettiva su Carlo Rambaldi al MoMA

Una rassegna che raccoglie restauri, ospiti e aneddoti di famiglia per raccontare come il creatore di E.T. e Alien abbia segnato mezzo secolo di effetti speciali, dal cinema d’autore italiano alle grandi produzioni hollywoodiane

New York ha reso omaggio a Carlo Rambaldi, tre volte vincitore dell’Oscar e recentemente onorato postumo con una stella sulla Hollywood Walk of Fame, considerato uno dei padri degli effetti speciali moderni. La retrospettiva MoMA × Cinecittà, inaugurata il 10 dicembre 2025, segue il grande tributo presentato all’Academy Museum di Los Angeles, proseguendo la celebrazione globale di un artista che ha rivoluzionato il linguaggio visivo del cinema.

L’apertura della rassegna ha visto una reception al Marlene Hess and James D. Zirin Lounge, seguita dalla proiezione di Profondo rosso (1975) di Dario Argento, restaurato in 4K sotto la supervisione dello stesso regista, presso il Roy and Niuta Titus 1 Theater. L’evento ha offerto al pubblico newyorkese l’opportunità di riscoprire alcuni dei più grandi capolavori della storia del cinema, tra cui E.T. l’extra-terrestre (Steven Spielberg, 1982), Dune (David Lynch, 1984), Alien (Ridley Scott, 1979), Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, 1977) e King Kong (John Guillermin, 1976).

La retrospettiva, curata da Rajendra Roy, Chief Curator of Film del MoMA, in collaborazione con Cinecittà, rappresenta il tributo più significativo dedicato a Rambaldi in Nord America. La selezione di quindici film traccia l’impatto del maestro sia sul cinema italiano d’autore sia sulle produzioni hollywoodiane più ambiziose, includendo opere di Pasolini, Ferreri, Bava, Freda e Visconti, molte delle quali presentate in nuove restaurazioni Cinecittà.

Carlo Rambaldi è ricordato come un visionario che ha saputo unire scultura, ingegneria ed emozione, dando vita a creature cinematografiche che hanno cambiato il modo di raccontare storie sul grande schermo. Spesso definito il “Leonardo da Vinci delle creature cinematografiche”, Rambaldi ha creato personaggi iconici che continuano a influenzare registi contemporanei, tra cui Guillermo del Toro e i Duffer Brothers, ispirati alle silhouette di E.T. e Alien per la serie Stranger Things.

Durante tutta la rassegna, a New York era presente Daniela Rambaldi, figlia del maestro, disponibile per interviste. Daniela ha condiviso ricordi personali del processo creativo del padre, aneddoti dalla sua infanzia a Hollywood e curiosità straordinarie, tra cui il fatto di essere stata la prima persona a vedere E.T. mentre il padre lo stava dando vita.

Continua la meraviglia che lo ha accompagnato in tutta la sua carriera, da quando era bambino fino ad arrivare ad Hollywood. Lui ha continuato a creare creature capaci di suscitare nello spettatore la meraviglia. Questa retrospettiva al MoMA è una celebrazione e l’emozione per noi come famiglia, e anche come Fondazione, è immensa. Chiude un po’ il cerchio delle celebrazioni, perché avere una retrospettiva qui al MoMA, così come lo è stato per il Museo dell’Academy, rappresenta, penso, un traguardo davvero importante. Per il centenario abbiamo deciso di svelare quali sono stati tutti i suoi segreti nel creare i personaggi più iconici. Quindi siamo nel procinto di fare un vero archivio completo di tutto quello che lui ha conservato in tutti gli anni della sua carriera. Era molto geloso dei suoi progetti tecnici, l’animatronica di E.T. Abbiamo trovato tutto il processo creativo di questi ingranaggi che hanno dato vita a ET e creeremo questo volume che sarà, penso, una passione per i cineasti e le nuove generazioni che conoscono il digitale ma non conoscono l’effetto speciale tradizionale. Per trovare una chiave di lettura facile per avvicinare le nuove generazioni, abbiamo preso un suo quadro, di una sua collezione Atmosfere Spaziali. Abbiamo preso questo quadro e l’abbiamo tramutato in un’esperienza in VR dove, con i goggles, lo spettatore entra nel quadro e si ritrova in un mondo parallelo che è l’immaginazione di Carlo Rambaldi. Quindi è stato come traslare quello che lui ha lasciato di tangibile in un mondo virtuale, ma fa capire perfettamente quali erano le potenzialità della sua immaginazione. Ha dichiarato Daniela Rambaldi, figlia del celebre Carlo.

L’iniziativa, parte della celebrazione globale dell’eredità di Rambaldi, è sostenuta dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura italiano, confermando il ruolo fondamentale del cinema italiano e dei suoi talenti nell’arte degli effetti speciali e nella storia del cinema mondiale. Con la retrospettiva, il MoMA ha offerto al pubblico newyorkese la rara occasione di riscoprire i classici cinematografici nella loro piena potenza visiva, celebrando il genio di un artista che ha trasformato il modo in cui le emozioni prendono forma sul grande schermo.

Immagine di Elide Vincenti

Elide Vincenti

Laureata con lode in Letteratura Comparata e Arti dello Spettacolo presso la Sapienza di Roma, ha lavorato come Project Manager presso Italy-America Chamber of Commerce Southeast di Miami. Vive a New York, dove frequenta il corso di Master in Critical Journalism e Creative Publishing presso l’Università di New York, Parsons - The New School.

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