La 97ª edizione degli Oscar si è conclusa con il trionfo di “Anora”, che ha portato a casa cinque statuette, tra cui quella per il miglior film.
Tra gli altri vincitori della serata, Mikey Madison è stata premiata come miglior attrice protagonista, mentre Adrien Brody ha conquistato l’Oscar per il miglior attore. Kieran Culkin e Zoe Saldana si sono distinti nelle categorie di miglior attore e attrice non protagonista, con Saldana che ha dedicato il premio alla sua famiglia emigrata in America e al marito italiano: “L’uomo dai bei capelli, è mio grande orgoglio essere tua moglie e i nostri figli sono le stelle di ogni sera”.
Il premio per il miglior documentario è andato a “No Other Land”, una potente opera israelo-palestinese, mentre “Flow” si è aggiudicato il titolo di miglior film d’animazione. Storico traguardo per Paul Tazewell, che con “Wicked” è diventato il primo afroamericano a vincere l’Oscar per i migliori costumi.
Una notte di glamour e momenti indimenticabili
La cerimonia al Dolby Theatre di Los Angeles si è aperta con le straordinarie esibizioni di Ariana Grande e Cynthia Erivo, protagoniste di “Wicked”, che hanno incantato il pubblico con la loro performance. Sul red carpet, tra le star più ammirate, Demi Moore ha brillato in un abito Armani, mentre Colman Domingo ha stupito con una giacca Valentino rossa con nappe. In Valentino anche Alba Rohrwacher, che ha optato per un elegante abito nero con ruches.
Ariana Grande ha sfoggiato un abito firmato Schiaparelli, ispirato a una lampada di Alberto Giacometti, con un’ampia gonna in tulle e un corsetto scultoreo. Isabella Rossellini ha invece emozionato il pubblico con un look carico di significato: ha indossato un abito di Dolce & Gabbana in velluto blu, un omaggio al film “Blue Velvet” di David Lynch, che ha segnato la sua carriera. A completare l’ensemble, gli orecchini della madre Ingrid Bergman, gli stessi che l’iconica attrice aveva indossato nel 1975 per gli Oscar di “Assassinio sull’Orient Express”. Commossa, Rossellini ha ricordato i suoi genitori, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, due leggende del cinema mondiale.
Nessun Oscar per gli italiani, ma una serata memorabile
Nonostante le nomination, nessun riconoscimento per gli italiani in gara. Isabella Rossellini e Cinzia Slater hanno visto sfumare le loro candidature, mentre Fabrizio Mancinelli (compositore delle musiche di “Anuja”), Andrea Gavazzi (direttore della fotografia di “A Lien”) e Lisy Christl con la Bottega Orafa Fiorentina Penko per “Conclave” sono tornati a casa a mani vuote. Tuttavia, Alba Rohrwacher ha avuto l’onore di salire sul palco per presentare il premio alla miglior fotografia, segnando un importante riconoscimento per il cinema italiano.
Conan O’Brien conquista il pubblico con ironia e stile
A condurre la serata, Conan O’Brien ha conquistato il pubblico con il suo humor tagliente. Il presentatore ha fatto il suo ingresso con una gag horror, “uscendo” dal corpo di Demi Moore in un video preregistrato. Durante la serata, ha lanciato battute pungenti ai protagonisti della cerimonia, senza però cadere in provocazioni politiche dirette. Solo un’ironica frecciatina a Putin ha acceso la platea: “Immagino che gli americani siano felici di vedere qualcuno che si oppone a un russo potente”, un riferimento geopolitico che ha suscitato risate ma anche riflessioni sul ruolo del cinema nelle dinamiche globali.
Con Karla Sofía Gascón, protagonista di “Emilia Perez”, ha invece scherzato sulla controversia che l’ha accompagnata durante la campagna degli Oscar, dicendo: “Se vuoi twittare su di me stanotte, mi chiamo Jimmy Kimmel”.
Emozioni e momenti solenni
Un momento toccante della serata è stato il tributo alla resilienza di Los Angeles, con una standing ovation dedicata ai vigili del fuoco che hanno rischiato la vita per proteggere la città dagli incendi.
L’In Memoriam è stato affidato a Morgan Freeman, che ha reso omaggio al leggendario Gene Hackman, scomparso pochi giorni fa. Il segmento ha emozionato il pubblico, ricordando i grandi artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema.
Infine, spazio anche alla celebrazione di James Bond, con un tributo ai suoi storici produttori, che di recente hanno passato il testimone creativo ad Amazon, segnando una nuova era per la leggendaria saga.
Messaggi di impegno e speranza
Gli Oscar 2025 non sono stati privi di momenti di forte impatto sociale. Adrien Brody, premiato come miglior attore per “The Brutalist”, ha lanciato un appello contro l’antisemitismo e il razzismo, esortando il pubblico a non abbassare la guardia e a promuovere un mondo più inclusivo.
Ma il discorso che ha segnato la serata è stato quello del collettivo israeliano-palestinese di “No Other Land”, che ha ricevuto l’Oscar per il miglior documentario. Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal hanno dichiarato con fermezza: “La distruzione di Gaza deve cessare, gli ostaggi israeliani devono essere liberati”. Le loro parole, pronunciate sul palco più prestigioso del cinema, hanno lasciato il segno, sottolineando l’importanza di usare l’arte per promuovere la pace e la giustizia.
Con questa edizione, gli Oscar 2025 hanno dimostrato ancora una volta come il cinema possa essere non solo spettacolo, ma anche un potente strumento di riflessione sulla società e sulle sfide del nostro tempo.
Tutti i vincitori degli Oscar 2025
- Miglior film: Anora
- Miglior Regia: Sean Baker, Anora
- Miglior attore: Adrien Brody, The Brutalist
- Migliore attrice: Mikey Madison, Anora
- Miglior attore non protagonista: Kieran Culkin, A Real Pain
- Migliore attrice non protagonista: Zoe Saldaña, Emilia Pérez
- Migliore sceneggiatura originale: Anora
- Migliore sceneggiatura non originale: Conclave
- Miglior film d’animazione: Flow – Un mondo da salvare
- Miglior documentario: No Other Land
- Miglior film internazionale: Io sono ancora qui
- Miglior montaggio: Anora
- Miglior fotografia: The Brutalist
- Migliore scenografia: Wicked
- Migliori costumi: Wicked
- Miglior trucco e acconciatura: The Substance
- Migliore canzone originale: El Mal da Emilia Pérez, musica di Clément Ducol e Camille, testo di Clément Ducol, Camille e Jacques Audiard
- Migliore colonna sonora originale: The Brutalist
- Miglior sonoro: Dune: Parte due
- Migliori effetti visivi: Dune: Parte due
- Miglior cortometraggio in live action: I’m Not a Robot
- Miglior cortometraggio d’animazione: In the Shadow of Cypress
- Miglior documentario cortometraggio: The Only Girl in the Orchestra