Per la prima volta nella storia della RSA Conference, l’Italia ha partecipato con un padiglione nazionale ufficiale al più importante evento mondiale dedicato alla cybersecurity, tenutosi al Moscone Center di San Francisco dal 28 aprile al 1° maggio 2025. È un segnale chiaro e deciso: anche l’Italia vuole avere un ruolo da protagonista nella sfida globale per la sicurezza digitale.

A sostenere questa importante partecipazione sono stati il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e il Consolato Generale d’Italia a San Francisco. Un lavoro di squadra tra istituzioni e mondo delle imprese che ha portato negli Stati Uniti 16 realtà italiane d’eccellenza, tra startup e scaleup specializzate in soluzioni innovative per la protezione dei dati, l’intelligenza artificiale applicata alla sicurezza, la biometria, la crittografia post-quantistica e l’automazione dei sistemi difensivi.
Passeggiando tra gli stand del padiglione italiano, si respirava entusiasmo e determinazione. L’obiettivo? Mostrare che l’Italia non è solo sinonimo di moda, cibo e design, ma anche di alta tecnologia e ricerca avanzata. Tra i protagonisti, le aziende che hanno presentato sistemi di identificazione digitale basati su AI e biometria, puntando su soluzioni che uniscono sicurezza e rispetto della privacy. Altri espositori hanno raccontato di come le loro tecnologie siano già adottate da aziende globali o integrate in progetti europei strategici.

“La nostra presenza qui serve a dire che l’Italia c’è. La cybersecurity è un tema cruciale per il futuro dell’economia e della democrazia. Vogliamo che le nostre imprese abbiano le stesse opportunità delle big tech americane”, ha dichiarato Giosafat Riganò, italian trade commissioner per l’ufficio los angeles e san francisco, durante l’inaugurazione del padiglione.
Il valore di una presenza collettiva in un contesto internazionale come quello della RSA Conference va oltre la semplice visibilità: significa costruire relazioni, attivare collaborazioni, attrarre investimenti e raccontare una nuova narrazione del Made in Italy tecnologico.

Il bilancio? Positivo. Molti espositori hanno avviato contatti promettenti con potenziali partner americani e internazionali. E se il 2025 è stato l’anno del debutto, la speranza condivisa è che questa diventi una tappa fissa nel calendario dell’innovazione italiana all’estero.
Perché oggi più che mai, l’Italia vuole essere non solo spettatrice, ma attrice protagonista nell’ecosistema globale della sicurezza digitale.
