L’Italia conquista il Bar Convent Brooklyn con 12 stand e nuove proposte tra tradizione e innovazione

È partita questo martedì a Industry City la prima giornata del Bar Convent Brooklyn 2025, la principale fiera degli spirits nella East Coast americana. L’Italia, alla sua quinta partecipazione con l’Agenzia ICE, si è presentata in grande stile con una collettiva di 12 aziende selezionate.

Nei corridoi animati da bartender, mixologist, buyer e operatori del settore, i visitatori hanno potuto degustare gratuitamente cocktail e prodotti tradizionali e innovativi, tra cui amari, vermouth, grappe, gin e nuovi ready to drink. Un’occasione di visibilità unica per i brand italiani, che mirano a consolidare la propria presenza nel mercato americano.

“Il consumatore americano è sempre molto attento all’innovazione del prodotto, alla qualità, all’eccellenza. Riteniamo che le nostre aziende possano rispondere alle richieste di questo mercato molto sfidante”, ha dichiarato Raimondo Lucariello, direttore della Divisione Food, Wine & Spirits di ICE.

Tra le novità più attese c’è il primo amaro analcolico di Amaro Lucano, che come condiviso da Stefano Caporale, Export Manager del gruppo, è stato presentato qui in anteprima mondiale.

La fiera ha anche rappresentato un trampolino di lancio per aziende in espansione come Zanin 1895, che si prepara a fondare una corporation americana in Texas. “Questa è la nostra ambizione: presentiamo una gamma di prodotti pensati appositamente per gli Stati Uniti”, ha dichiarato Enzo Vogliolo, responsabile del mercato americano per l’azienda veneta.

La tendenza verso cocktail leggeri ha guidato le scelte di aziende come VST Vini Spumanti, che ha puntato sui suoi nuovi ready to drink a base di vino. “È a base di vino e quindi con un contenuto di alcool basso… una scelta dovuta anche alla grande crescita dei cocktail a ridotto contenuto alcolico nel mercato americano”, ha spiegato Cristina Vendramin, export manager dell’azienda.

Anche storiche distillerie come Lucano 1894 e Roner hanno ribadito il ruolo strategico del mercato americano.

“Essere qui per noi alla fiera di Brooklyn è un onore e ormai una tradizione. La nostra presenza è importante, una vetrina per il mercato di New York” ha dichiarato Leonardo Vena, responsabile dell’azienda Lucano.

Virginia Gallo di Roner Distillerie, invece, ha messo in luce il ritorno del gin Z44 negli Stati Uniti: “sicuramente ci aiuta ad essere più presenti da questa parte dell’oceano”.

Luca Missaglia, dirigente di Santoni, ha sottolineato il cambio di passo nella percezione dell’aperitivo italiano. “Il nostro percorso nel mercato americano è iniziato 4 anni fa con Amaro Santoni. All’inizio ci sono state delle difficoltà legate alla concezione dell’aperitivo. Ad oggi però possiamo dire di aver visto un grande incremento, una grande conoscenza di cosa significhi avere l’opportunità di bere cocktail a basso volume alcolico”. Ha dichiarato.

La fiera arriva in un momento particolarmente favorevole per il settore: le esportazioni italiane di alcolici verso gli Stati Uniti hanno raggiunto 269,1 milioni di dollari, in crescita del 5,2% rispetto al 2023, con gli amari e i liquori italiani in costante crescita nel segmento premium e nella mixology.

Il Bar Convent Brooklyn continua domani con un secondo giorno di esposizione e due seminari firmati ICE: Shaken, Stirred, and Perfected: Mastering the Art of Cocktails” e Break the Ice: Crafting the Classics with an Italian Touch”.

Picture of Martina Di Licosa

Martina Di Licosa

Cresciuta a Roma, vive a New York da 5 anni. Si è laureata in produzione di cinema e televisione alla NYU, ed ha lavorato in grandi organizzazioni mediatiche tra cui NBC, CBS, FOX e Disney. Al momento, sta conseguendo un Master in Giornalismo, Business e Economia alla Columbia University.

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