La Dieta Mediterranea come modello di sostenibilità e salute globale: evento ONU a New York

Un incontro cruciale alle Nazioni Unite ha sottolineato l'importanza della Dieta Mediterranea non solo come stile alimentare, ma come simbolo di identità culturale e strumento di sostenibilità globale. L'evento “Mediterranean Diet: A Living Heritage, Unleashing One Health”, organizzato dalle Missioni Permanenti di Italia e Marocco, ha riunito esperti internazionali per celebrare il 14° anniversario della Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO

Venerdì pomeriggio, rappresentanti della FAO, dell’UNESCO e del mondo accademico si sono confrontati a New York sul ruolo cruciale della Dieta Mediterranea nel promuovere la salute globale, la sostenibilità ambientale e la tutela del patrimonio culturale. Un momento significativo per ribadire l’impegno nell’adozione di modelli alimentari più sostenibili, che non solo migliorano la salute ma rispondono alle sfide globali del nostro tempo.

Stefano Pisani, sindaco di Pollica e leader della rete delle Comunità Emblematiche UNESCO, ha aperto l’incontro con una riflessione sul valore di questo patrimonio culturale. “Siamo tornati alle Nazioni Unite dopo due anni per portare nuove evidenze scientifiche che dimostrano i risultati concreti della Dieta Mediterranea”, ha dichiarato Pisani, evidenziando il successo delle iniziative in Cilento, come il Masterplan Cilento Sud e il progetto innovativo Mediterranean Diet Lab, che uniscono cultura, sostenibilità e sviluppo economico.

Nel corso della conferenza, Pollica ha ufficialmente presentato la candidatura a Città Creativa della Gastronomia UNESCO, un’iniziativa che punta a fare del Cilento Sud un punto di riferimento globale per la promozione e la salvaguardia della Dieta Mediterranea. Questo ambizioso progetto include l’idea di un “Vigneto della Dieta Mediterranea”, destinato a valorizzare il legame tra territorio e tradizione agricola, elemento fondamentale per il modello di sostenibilità e benessere proposto.

Il supporto del Future Food Institute ha ulteriormente rafforzato l’impegno per un futuro più sostenibile. La presidente Sara Roversi ha sottolineato l’importanza di tradurre la teoria in azioni concrete, come i progetti di sviluppo urbano sostenibile e il supporto alle comunità locali. “Non si tratta solo di salvaguardare la Dieta Mediterranea, ma di renderla viva e concreta, trasformandola in un’eredità tangibile per le future generazioni”, ha dichiarato Roversi.

Nel corso dell’incontro, è stato presentato anche il progetto “Presidi della Dieta Mediterranea nel Mondo”, che celebra le eccellenze gastronomiche e culturali legate alla tradizione mediterranea. Tra i primi nomi premiati figurano Pasquale Cozzolino, chef di fama internazionale, e i cilentani Rossella Episcopo ed Emiliano Cammardella, ideatori del progetto “Flora”, che promuove i prodotti tipici locali.

Oltre alla celebrazione della Dieta Mediterranea, l’evento ha visto anche l’annuncio della proposta per istituire una Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea. Presentata durante la nona Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, la proposta ha ricevuto il sostegno di oltre 40 Stati membri delle Nazioni Unite e di importanti agenzie internazionali come la FAO, il PAM e l’IFAD, che riconoscono la Dieta Mediterranea come una risorsa per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla salute globale.

La discussione si è conclusa con l’intervento dell’ambasciatore Maurizio Massari, che ha ribadito come la Dieta Mediterranea abbia un “footprint” ambientale inferiore rispetto ad altri modelli alimentari, facendo della sostenibilità una sua caratteristica intrinseca. “Il nostro impegno internazionale punta a promuovere la Dieta Mediterranea come modello di nutrizione sostenibile, perfetto per il raggiungimento degli obiettivi globali di sviluppo”, ha concluso Massari, ricordando l’importanza di affrontare le sfide globali in modo cooperativo e integrato.

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