La seconda edizione degli Italian Reputation Award si è tenuta questo fine settimana presso l’Istituto Italiano di Cultura su Park Avenue. Presentati in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di NYC, Reputation Research e la Italia-America Reputation Lab Foundation, i premi celebrano l’eccellenza in vari ambiti, mettendo in evidenza come gli italiani all’estero migliorino l’immagine globale del nostro Paese. L’evento si è svolto nella prestigiosa sala dell’Istituto Italiano di Cultura di New York alla presenza del Direttore Fabio Finotti, dell’ On. Christian Di Sanzo, Deputato della Repubblica eletto nella Circoscrizione Nord e Centro America e Silvana Mangione, Vice Segretaria Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’estero.
Moderata dalla giornalista di Sky TG24 Cristiana Mancini, la cerimonia si è aperta con un video messaggio del Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato l’importanza della reputazione come un «valore intangibile e difficile da quantificare». Ha inoltre evidenziato l’unicità di New York nel rappresentare la cultura italiana: «NY è una delle città più italiane al mondo al di fuori del nostro Paese». Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha portato i suoi saluti scritti complimentandosi con i vincitori: “L’Italian Reputation Award è un importante riconoscimento rivolto alle Personalità che si sono distinte per la promozione dell’Italia nel Mondo con costante impegno e innovazione”
Ogni premiato ha ricevuto una preziosa medaglia, fatta a mano, creata dal maestro Marco De Luca, noto per aver disegnato gioielli per importanti serie e film di produzione italiana e internazionale. La medaglia è ispirata alle antiche monete romane, un richiamo alla storia e al prestigio che ben rappresenta l’eccellenza italiana. Al centro è raffigurata la dea Euclea, spirito della buona reputazione e della gloria, un simbolo perfetto per celebrare chi, con il proprio lavoro, contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo.
“Nel nostro modello di analisi– ha spiegato Davide Ippolito, fondatore di Reputation Research –, brevettato presso il Ministero dello sviluppo economico, abbiamo definito un sistema per differenziare il posizionamento di un brand o di una persona all’interno di dieci dimensioni dimensioni. Quindici anni fa, quando abbiamo iniziato, il concetto di reputazione era percepito come nebuloso, con interpretazioni soggettive e poco concrete. Proprio per questa ambiguità ho iniziato ad approfondirlo, cercando di comprendere i processi che lo regolano.”
Tra i premiati della seconda edizione degli Italian Reputation Award spiccano figure che hanno saputo incarnare l’eccellenza italiana in diversi ambiti, valorizzando il nostro patrimonio culturale e innovativo nel mondo.
Dario Edoardo Viganò, sacerdote e dottore in cinema, è stato premiato per il suo impegno nell’esplorare il rapporto tra cattolicesimo e cinema presso l’Accademia Italiana. La sua visione unica coniuga fede e arte in un dialogo capace di ispirare nuove riflessioni culturali.
Annamaria Colao, endocrinologa di fama mondiale, ha ricevuto il riconoscimento per i suoi contributi innovativi nel campo della medicina e della ricerca sulle malattie metaboliche. «Siamo una generazione che corre, ma questo premio ci invita a fermarci e a riflettere su ciò che abbiamo realizzato», ha dichiarato. Attualmente, la Colao lavora con la Scuola D’Italia a New York per educare i giovani espatriati italiani a uno stile di vita sano, preservando il ricco patrimonio alimentare del nostro Paese.
Nel mondo delle arti visive, Emiliano Ponzi è stato celebrato per il suo straordinario approccio creativo. Le sue illustrazioni, apparse in libri e riviste di rilievo, hanno conquistato anche New York, dove quest’anno ha presentato una mostra personale. «La chiamo condition, quasi una malattia: il bisogno di migliorarmi continuamente attraverso il mio lavoro», ha riflettuto.
Matteo Zuretti, membro della National Basketball Players Association (NBPA), ha ricevuto il premio per il suo ruolo nel rafforzare l’influenza italiana nello sport internazionale. «Mi trovo spesso in stanze in cui sono l’unico straniero. Perché? La risposta è semplice: perché sono italiano. La nostra identità culturale è una risorsa straordinaria», ha commentato.
Pasquale Punzo si è distinto per il suo impegno nell’ingegneria ambientale e la sostenibilità, in particolare nella progettazione di impianti per il trattamento delle acque. «Il nostro lavoro quotidiano non punta alla reputazione, ma al benessere generale», ha sottolineato.
Nel settore degli affari, Alfonso Cerullo, Presidente di Lenscrafter Luxottica, ha rappresentato l’eccellenza del “Made in Italy” nel mondo degli occhiali. Luxottica, leader mondiale nel settore, si conferma un pilastro dell’innovazione italiana. «La reputazione richiede tempo, etica e azioni concrete», ha dichiarato durante il suo intervento.
Sul fronte dell’inclusività, Emanuele Battista e Alessio Sansò sono stati premiati per la loro startup Limitless Medical, che sta rivoluzionando il settore con una sedia a rotelle capace di migliorare la mobilità e l’autonomia delle persone con disabilità. Il dispositivo, che consente di muoversi in posizione eretta, ha trionfato al contest “Perfect Pitch” organizzato dal Consolato Italiano di Detroit e Retimpresa Confindustria. «Ridare dignità e orgoglio è la nostra missione», ha spiegato Sansò.
Anche il giornalista Mario Calvo-Platero è stato premiato per la sua straordinaria carriera, durante la quale ha coperto eventi storici per il prestigioso quotidiano La Repubblica. «Oggi il giornalismo punta troppo spesso allo scandalo per ottenere visibilità. Dobbiamo tornare a valorizzare il racconto autentico», ha dichiarato.
La serata è stata arricchita dalla performance del chitarrista Davide Pannozzo, che ha contribuito a creare un’atmosfera unica.
Sono intervenuti: Michael Cascianelli, preside della Scuola d’Italia, Carmine Spatolisano, Ceo di Telejinform, Pasquale Riccio, Presidente di Progetto Alfa, Don Luigi Portarulo, Parroco di San Patrick Church New York e Federico Vezzaro, artista. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, Reputation Research, RetImpresa, Progetto Alfa, IARL – Italia America Reputation Lab e Federmanager.
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