Nella suggestiva cornice dell’Alpemare Beach Club di Forte dei Marmi si è svolto il Gala Dinner “100% Italia for Matteo”, un evento che ha unito alta cucina, arte e musica con un obiettivo comune: sostenere Matteo Materazzi nella sua battaglia contro la SLA. L’iniziativa, ideata da Simone Barazzotto, ha raccolto il sostegno di personalità dello sport, della cultura e della società civile, mantenendo uno sguardo rivolto anche agli Stati Uniti, dove si apre la possibilità di una cura sperimentale.
In collegamento da Roma insieme alla moglie Maura, Materazzi ha saputo commuovere e far sorridere gli ospiti, mostrando lo spirito combattivo che lo contraddistingue. «Sto diventando come Cicciobello – ha scherzato – ma finché il cervello me lo permetterà non voglio mollare». Accanto a lui, la moglie ha raccontato con ironia le difficoltà quotidiane: «Quando siamo a letto devo sempre sistemargli le gambe… mi sento come Verdone con la nonna in vacanza!». Momenti di leggerezza che hanno strappato risate e applausi, pur nella consapevolezza della gravità della sfida.
Alla serata hanno preso parte Veronica Berti Bocelli, padrona di casa, l’ex calciatore Fabio Galante e la campionessa di volley Veronica Angeloni. Sul fronte gastronomico, gli chef Gabriele Corcos e Bilena Settepani, insieme a Mirko Caldino, hanno proposto un menu che ha esaltato l’autenticità del gusto italiano. L’artista Benito Macerata ha invece realizzato una performance dal vivo, donando un’opera alla famiglia Materazzi e destinando un secondo quadro all’asta benefica.
L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di promozione del “Sistema Italia” negli Stati Uniti, grazie al sostegno di House of Made in Italy NYC e I Love Italian Food, con la partecipazione di brand come Acetaia Giusti, Olio Monini, Urbani Tartufi, Tenuta Utulivu e altri.
Intanto, da lunedì 25 agosto partirà su Memorabid un’asta online con cimeli sportivi e opere d’arte, tra cui un disegno originale di Keith Haring e oggetti autografati da campioni come Francesco Totti, Lorenzo Pellegrini e Gianpaolo Pazzini.
La raccolta fondi ha già superato i 250 mila euro, ma l’obiettivo è molto più ambizioso: oltre un milione di dollari, necessari per sostenere i costi della ricerca e un possibile trasferimento a New York. Una corsa contro il tempo che ha trasformato una cena di gala in un messaggio di speranza.
