Oggi, 4 novembre 2024, la comunità italiana di New York si è riunita presso la Basilica di Old St. Patrick per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La messa di commemorazione è stata officiata da Don Luigi Portarulo, e ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della comunità italiana, inclusi rappresentanti istituzionali e militari. Tra questi, spicca la presenza dell’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente dell’Italia all’ONU.
In questa occasione speciale, il Generale Alfonso Manzo, Consigliere militare della Rappresentanza Permanente Italiana all’ONU, ha condiviso un messaggio dedicato a tutti i presenti e a chi si sente legato all’Italia, ovunque si trovi nel mondo. Riportiamo qui di seguito il testo integrale del suo discorso.
Benvenuti a tutti alla celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate d’Italia.
Prima di tutto, desidero esprimere la mia gratitudine al nostro caro Parroco di Old St. Patrick, Padre Luigi Portarulo, che, quando gli è stato chiesto di ospitarci per questo momento di riflessione e preghiera, ha aperto con entusiasmo le porte della sua Chiesa.
Un ringraziamento speciale va al nostro Ambasciatore, Sua Eccellenza Maurizio Massari, Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite. La sua illustre presenza aggiunge solennità a questa celebrazione.
Vorrei anche ringraziare sinceramente tutta la Comunità Internazionale qui presente, dai Consiglieri Militari e di Polizia, al personale italiano che presta servizio presso le Nazioni Unite, ai nostri amici della Missione Permanente e ai Veterani delle Forze Armate Italiane di New York. La vostra numerosa partecipazione rafforza ulteriormente i legami di collaborazione e amicizia che ci uniscono, soprattutto nei momenti e nei luoghi in cui la Comunità delle Nazioni ci chiama a ristabilire la pace e a guidare i popoli nel rifiuto della guerra.
A tal proposito, vorrei ricordare un passaggio del discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, Comandante Supremo delle nostre Forze Armate, in occasione del suo ultimo incontro con i giovani funzionari italiani presso le Nazioni Unite: “È quindi essenziale, secondo l’Italia, affermare chiaramente che le azioni delle Nazioni Unite sono e rimangono lo strumento più efficace per risolvere tensioni, controversie e difficoltà all’interno della Comunità Internazionale.”
Desidero inoltre salutare e ringraziare i nostri concittadini che, grazie all’inclusiva accoglienza del Parroco, si ritrovano regolarmente in questa splendida Basilica già da qualche tempo.
Il 4 novembre commemora, con rinnovata solidarietà, la fine della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò tutta l’Europa. Fu una sfida immensa per i tanti che, provenienti da ogni angolo d’Italia, completarono coraggiosamente e con altruismo il sogno risorgimentale di unificare la nazione italiana.
Per questo motivo, gli italiani celebrano oggi la Giornata dell’Unità Nazionale e, allo stesso tempo, rendono omaggio alle Forze Armate, il cui impegno e i cui sacrifici hanno permesso all’Italia di diventare e rimanere uno Stato unito, libero e democratico.
Da molti decenni ormai, il nostro personale militare, come quello di molti altri Paesi membri delle Nazioni Unite, è impegnato a garantire pace e sicurezza in numerose aree del mondo. Lo fanno con straordinaria professionalità e generosità, con uno spirito di umanità che suscita apprezzamento, specialmente dalle popolazioni presso cui sono dispiegati.
A tutti coloro che, negli anni, hanno dato la vita o sacrificato il proprio benessere fisico e mentale, e alle loro famiglie che hanno sostenuto incondizionatamente la loro scelta di servire il loro paese e la Comunità Internazionale, estendiamo il nostro rispettoso pensiero e la nostra gratitudine sconfinata.
Nel ribadire ancora una volta la mia riconoscenza a tutti voi per aver scelto di condividere con noi questa solenne occasione, vorrei concludere citando ancora una volta le parole del nostro Presidente, lo scorso 4 novembre in Sardegna, a Cagliari: “Al centro dell’impegno delle Forze Armate c’è il giuramento fatto alla Bandiera… adempiere con disciplina e onore ai doveri pubblici affidati a ciascuno. Soldati, Marinai, Aviatori, Carabinieri, Finanzieri e Personale della Difesa Civile, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per un futuro sicuro e pacifico della nostra Comunità e della più ampia Comunità Internazionale. La Repubblica Italiana vi è grata. A ciascuno di voi e alle vostre famiglie rivolgo un caloroso saluto.”
Questa commemorazione rende onore ai Caduti e a tutti coloro che hanno servito e continuano a servire il nostro Paese con dedizione, rafforzando il legame profondo e indissolubile tra gli italiani in patria e quelli che, come la comunità di New York, rappresentano i valori e le tradizioni italiane nel mondo. L’Italia, il 4 novembre, ricorda e commemora i suoi Caduti, ricordando l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre 1918, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
In questa giornata si intende onorare, in particolare, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, che animano i militari di allora come quelli di oggi.