Il TD Five Boro Bike Tour, considerato la più grande manifestazione ciclistica a scopo benefico al mondo, tornerà a New York domenica 3 maggio 2026, quando le strade dei cinque distretti saranno percorse da decine di migliaia di appassionati, dai dilettanti ai ciclisti più esperti, che parteciperanno a un percorso di circa 40 miglia attraversando il Bronx, Manhattan, Queens, Brooklyn e Staten Island. Come accade dal 1977, i proventi serviranno a sostenere i programmi gratuiti di Bike New York, l’associazione no profit che ogni anno offre corsi di educazione alla bicicletta a circa 30.000 persone, tra adulti e bambini.
L’iscrizione, già aperta online, prevede due modalità. La registrazione standard ha un costo di 157,56 dollari e garantisce servizi logistici, sicurezza e assistenza lungo il tragitto. Una formula più esclusiva, la VIP, ha un costo di 485,44 dollari e include gadget in edizione limitata, colazione e intrattenimento alla partenza, una salita cronometrata sul Verrazzano-Narrows Bridge e un’area riservata con pranzo gourmet al termine del percorso. In entrambi i casi, i fondi raccolti vanno direttamente a finanziare le attività dell’associazione, coprendo anche le spese necessarie all’organizzazione dell’evento, come i permessi cittadini, i veicoli di supporto, i servizi di emergenza e l’allestimento delle aree di sosta.
La corsa è aperta a un’ampia varietà di biciclette, comprese quelle reclinabili, tandem o tricicli, con l’esclusione di mezzi più ingombranti come le cosiddette party bike. È permesso anche l’uso delle e-bike di Classe 1, mentre chi non possiede una bicicletta potrà usufruire del servizio di noleggio convenzionato con Unlimited Biking. Per motivi organizzativi, tutti i partecipanti riceveranno un kit di identificazione che comprende copricasco, pettorale, targhetta numerata e accessori per il fissaggio, indispensabili sia per la logistica sia per la sicurezza.
Negli anni il Five Boro Bike Tour è diventato un rito collettivo per la città. L’idea di chiudere per un giorno intere arterie al traffico automobilistico per lasciarle a decine di migliaia di ciclisti è stata, alla fine degli anni Settanta, una scelta quasi pionieristica. All’epoca, New York era conosciuta soprattutto per i suoi problemi di criminalità e degrado urbano, e la pedalata collettiva offrì un’immagine diversa: una città che si riappropriava dei suoi spazi, che sperimentava forme di mobilità alternative e che metteva al centro la comunità.
Il percorso dettagliato dell’edizione 2026 non è stato ancora pubblicato, ma l’attraversamento dei cinque distretti resta l’elemento cardine dell’evento. La giornata, oltre ad attirare migliaia di newyorkesi, richiama partecipanti da altri stati e persino dall’estero, trasformando la pedalata in un’occasione di turismo sportivo e di promozione culturale. Per i residenti, invece, è soprattutto un momento di appartenenza e di festa, in cui la bicicletta diventa il simbolo di un’idea di città più aperta e accessibile.