Virgin Galactic rischia l’esclusione dalla Borsa di New York: le azioni valgono meno di 1 dollaro

Virgin Galactic, la società di turismo spaziale fondata da Sir Richard Branson, è al centro di una crisi finanziaria che potrebbe condurla all’esclusione dalla Borsa di New York. La compagnia ha ricevuto un avviso dalla borsa americana per aver mantenuto un prezzo medio delle azioni inferiore a $1 per un periodo di 30 giorni, contravvenendo così alle regole di quotazione di Wall Street. Attualmente, le azioni di Virgin Galactic sono scambiate a 95 centesimi, ben al di sotto della soglia minima richiesta.

Per affrontare questa situazione critica, Virgin Galactic ha proposto una “frazione inversa delle azioni”, una misura che prevede l’unione di più azioni per aumentare il valore di ciascuna unità. La decisione definitiva verrà presa durante l’assemblea annuale degli azionisti prevista per giugno, dove gli investitori saranno chiamati a votare sulla proposta. Se approvata, la compagnia potrebbe fondere tra due e venti azioni in una sola, nel tentativo di risollevare il prezzo del titolo.

Richard Branson nel 2011

Il crollo del valore delle azioni di Virgin Galactic è stato causato da una serie di battute d’arresto nei piani dell’azienda, il cui scopo è quello di offrire voli spaziali commerciali, un settore aerospaziale in via di sviluppo, alimentato da miliardari come Jeff Bezos (Blue Origin), Elon Musk (SpaceX) e, appunto, Richard Branson. Nonostante una lista d’attesa di passeggeri disposti a pagare fino a $450.000 per un biglietto, la compagnia ha dovuto affrontare indagini sulla sicurezza e significativi ritardi che ne hanno causato la perdita di fiducia da parte degli investitori, con una diminuzione del 73% nel valore delle azioni nell’ultimo anno.

Fondata nel 2004 e quotata in borsa nel 2019, Virgin Galactic aveva raggiunto una valutazione di $14 miliardi durante il boom del mercato del 2021. Oggi, tuttavia, il suo valore si è ridotto drasticamente a circa $391 milioni. Il mese scorso, la società ha annunciato la sospensione dei voli fino al 2026 per contenere i costi e concentrarsi sullo sviluppo di un veicolo spaziale di nuova generazione.

Se Virgin Galactin non riuscisse a portare il prezzo medio delle sue azioni sopra la soglia di $1 entro sei mesi, la compagnia potrebbe affrontare conseguenze ancora più gravi, mettendo a rischio non solo il suo futuro finanziario, ma anche i sogni di turismo spaziale di Sir Richard Branson. Nel frattempo, il settore del turismo spaziale vede la concorrenza avanzare, con Blue Origin che ha recentemente lanciato il suo primo volo in due anni.

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