Tesla ha registrato un calo del 45% del profitto nel trimestre tra aprile e giugno, un risultato che evidenzia le difficoltà che sta affrontando l’azienda. Nonostante un fatturato di 25,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, i guadagni si sono fermati a 1,5 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 2,7 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è principalmente dovuto a due fattori: la crescente concorrenza nel mercato dei veicoli elettrici e la stagnazione delle vendite.
Il margine operativo di Tesla, indicatore della redditività aziendale, è sceso al 6,3% dal 9,6% dell’anno precedente. Questo decremento sottolinea la pressione su Elon Musk e il suo team nel trovare nuovi modi per generare profitti. La situazione si aggrava considerando che le azioni Tesla, sebbene siano aumentate del 40% dalla fine di maggio, sono scese di circa il 6% nel trading esteso dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali.
Una parte significativa dei ricavi di Tesla proviene dalla vendita di crediti regolamentari ad altre case automobilistiche, che necessitano di questi crediti per bilanciare gli standard sulle emissioni in caso sforino i limiti di legge. Nel secondo trimestre, Tesla ha venduto crediti per un valore di 890 milioni di dollari, un netto aumento rispetto ai 282 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, questo contributo non è stato sufficiente a colmare il calo delle vendite di auto elettriche, che sono diminuite del 4,8%, arrivando a 444.000 veicoli.
Tesla sta anche cercando di diversificare le proprie entrate puntando sulle vendite di batterie per lo stoccaggio di energia, che sono raddoppiate nel trimestre, raggiungendo i 3 miliardi di dollari. Nonostante questi sforzi, la società continua a vedere una riduzione del proprio profitto e una perdita di quota di mercato negli Stati Uniti, scesa per la prima volta sotto il 50%. La concorrenza da parte di altre case automobilistiche, come Ford e General Motors, è sempre più agguerrita, con entrambe le aziende che registrano aumenti significativi nelle vendite di veicoli elettrici.
Le recenti politiche e dichiarazioni di Elon Musk potrebbero aver influito negativamente sulla percezione del marchio Tesla, soprattutto tra i consumatori ambientalisti e di sinistra. Le immatricolazioni di nuove Tesla in California sono diminuite del 24% nel secondo trimestre, segno che la fedeltà dei clienti potrebbe essere stata compromessa. Musk ha anche annunciato cautela nei piani di espansione in Messico, in attesa delle elezioni presidenziali statunitensi, temendo eventuali tariffe imposte sulle auto importate dall’ex presidente Donald Trump.
Con il calo delle vendite, Tesla ha adottato alcune misure per ridurre i costi, tra cui il licenziamento di oltre il 10% del personale. Nonostante queste azioni e la riduzione dei prezzi delle auto, l’azienda fatica a mantenere la sua posizione dominante nel mercato. Resta da vedere se le future innovazioni, come i taxi senza conducente e i robot per la produzione, riusciranno a compensare le attuali difficoltà e a rilanciare le vendite della casa automobilistica californiana.