Sony Pictures Entertainment ha annunciato l’acquisizione di Alamo Drafthouse Cinema, la catena statunitense nota per unire cinema e ristorazione. Con questa operazione, Sony gestirà direttamente le 35 sedi sparse in 25 aree metropolitane degli Stati Uniti. L’accordo, il cui valore non è stato reso pubblico, è stato ufficializzato mercoledì scorso, pochi anni dopo la decisione del Dipartimento di Giustizia USA di revocare le storiche normative sulla distribuzione dei film, le cosiddette Paramount consent decrees del 1949, che costrinsero gli studi cinematografici a vendere le catene di cinema.
La mossa di Sony rappresenta dunque un possibile spartiacque nel settore cinematografico, aprendo la strada a ulteriori acquisizioni da parte di altri giganti dell’intrattenimento. Un portavoce del gruppo ha dichiarato che le sale continueranno a operare sotto il marchio Alamo Drafthouse, mantenendo l’approccio distintivo che ha reso famosa la catena per la sua programmazione innovativa e l’offerta gastronomica. Alamo, attualmente la settima catena cinematografica più grande del Nord America, ha recentemente affrontato difficoltà finanziarie, con diverse sedi franchising che hanno dichiarato bancarotta e chiuso i battenti nel corso dell’ultimo mese.
Alamo Drafthouse ha sempre mantenuto un’impronta distintiva nel mercato, puntando su una curata selezione di film e un’esperienza cinematografica che va oltre la semplice visione, integrando il servizio di food and beverage direttamente ai posti a sedere.
