Nonostante gli investimenti miliardari nel settore dei veicoli elettrici da parte delle case automobilistiche, nella convinzione dell’espansione del mercato, negli ultimi 12 mesi la crescita di quest’ultimo ha subito un brusco rallentamento.
I consumatori sono scoraggiati dai prezzi elevati e dai problemi legati alla ricarica dei veicoli sulle lunghe tratte. E questo, ovviamente, sta spingendo molti produttori a rivalutare le proprie strategie e gli investimenti precedentemente ipotizzati, spostando le energie sulla produzione dei veicoli termici.
Ford Motor, ad esempio, ha recentemente annunciato la produzione di pick-up in uno stabilimento in Canada, dove aveva invece precedentemente progettato una linea dedicata ad auto elettriche sportive. In più, sembra voler ritardare la produzione dei nuovi modelli elettrici di Ford Explorer e Lincoln Aviation nello stabilimento di Oakville, Ontario, adesso previsti per il 2027.
La decisione di Ford segue l’annuncio di General Motors – l’azienda statunitense proprietaria, tra gli altri, dei marchi Chevrolet e Cadillac -, che, per l’anno in corso, ha ridotto le sue previsioni di produzione di circa 50.000 unità nel campo delle auto elettriche.
Anche Tesla, il principale produttore di veicoli elettrici di proprietà del magnate Elon Musk, ha rivisto i suoi piani a causa di una diminuzione delle vendite globali del 6,6% nei primi sei mesi dell’anno.
La preoccupazione delle aziende, comunque, non riguarda solo ed esclusivamente la recente flessione negativa del mercato. Con le elezioni presidenziali statunitensi in vista, un eventuale ritorno di Donald Trump potrebbe portare alla cancellazione delle politiche adottate dall’amministrazione Biden, favorevole allo sviluppo del mercato elettrico.