Il colosso statunitense noto per il suo motore di ricerca omonimo ed il browser più utilizzato al mondo, Chrome, ha annunciato che non abbandonerà l’utilizzo dei cookie su Chrome per tracciare le attività online degli utenti, ma fornirà la possibilità di disattivarli. Non ha, comunque, ancora comunicato una data certa per l’introduzione di questa funzione.
Quella dei cookie di Google è una storia che va avanti dal 2020, quando l’azienda annunciò la sospensione degli stessi per il 2022. Da quell’anno, infatti, il colosso tecnologico ha iniziato a lavorare su Privacy Sandbox, una soluzione che, come si legge dalla pagina informativa della stessa Google, sarebbe servita per tutelare la privacy delle persone online, offrendo comunque uno strumento utile e alternativo alle aziende per il tracciamento pubblicitario.
Tuttavia, Privacy Sandbox aveva sollevato comunque una serie di dubbi, portati avanti soprattutto dalla CMA, l’autorità britannica per la concorrenza, sulla concorrenza sleale che avrebbe potuto mettere in atto Google nei confronti di altri operatori.
Allo stesso tempo, però, anche i cookie sono molto discussi. Questi servono a tracciare le attività degli utenti online in modo anonimo per fornire alle aziende che si occupano di pubblicità dati utili a raggiungere potenziali clienti in cambio di denaro.
Tra i dati raccolti tramite i cookie ci sono le abitudini e i gusti di un singolo utente, legati poi alla sua età, alla condizione economica, al genere e alle rispettive preferenze su marche e prodotti. Sono tutti dati che vengono raccolti basandosi su quello che un utente fa online, tra ricerche e utilizzo di determinati siti web.
Chiaramente, spesso la mole di dati raccolta attraverso i cookie lascia poco spazio alla tutela della privacy, e molte organizzazioni hanno iniziato a chiedere maggiore sicurezza da questo punto di vista. Negli ultimi anni, Mozilla e Apple ad esempio hanno iniziato a limitare l’uso dei cookie sui rispettivi browser (Firefox e Safari). Sembra che Google, alla fine, andrà in una direzione simile.
Privacy Sandbox rimarrà comunque attiva e disponibile per i siti che desiderano utilizzare una soluzione alternativa, ma la resa economica degli annunci è sensibilmente inferiore a quella dei cookie, pertanto è difficile immaginare una scelta simile da parte delle aziende.